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Feb 25

Aminoacidi cosmici

Ricordate la missione Osiris-Rex che ha prelevato campioni dell’asteroide Bennu e li ha riportati a terra (ne abbiamo parlato qui)? Questi campioni, che fin dalle prime analisi hanno mostrato un elevato contenuto di carbonio, sono stati ora ulteriormente analizzati ed i risultati sono stati pubblicati sulle riviste scientifiche Nature e Nature Astronomy.

Infografica delle molecole chiave e dei minerali scoperti sullìasteroide Bennu. Fonte: NASA Goddard/OSIRIS-REx/Dan Gallagher

Le analisi hanno rivelato la presenza di molti sali minerali e soprattutto sono stati trovati, tra le migliaia di composti organici, ben 14 dei 20 aminoacidi che sul nostro pianeta costituiscono le proteine, oltre a numerosi aminoacidi “alieni” non presenti nelle forme di vita che conosciamo, e persino tutte e cinque le basi azotate che costituiscono gli acidi nucleici RNA e DNA.

I quattordici aminoacidi proteinogenici rinvenuti nei campioni dell’asteroide Bennu. Fonte: NASA Goddard/OSIRIS-REx

Questo non significa, ovviamente, che su Bennu siano presenti forme di vita, ma indica chiaramente che l’ambiente sul corpo celeste da cui si è staccato quello che sarebbe diventato l’asteroide Bennu, era sufficientemente adatto alla formazione dei componenti basilari necessari per la nascita della vita.

Tutte le cinque basi che costituiscono Dna e Rna, adenina, guanina, citosina, timina e uracile. sono state trovate nei campioni prelevati sull’asteroide Bennu Fonte: NASA Goddard/OSIRIS-REx

La conferma sperimentale che sugli asteroidi “viaggiano” queste molecole fondamentali, come peraltro rivelato dalle analisi su altri meteoriti rinvenuti sul nostro pianeta, porta alla conclusione che il bombardamento meteoritico subito dalla Terra abbia svolto un ruolo fondamentale nell’arricchire il nostro pianeta di molecole prebiotiche, i cosiddetti “mattoni della vita”.

Molti amminoacidi si presentano in due versioni speculari, chiamate “L” e “D”. La vita sulla Terra costruisce proteine ​​quasi esclusivamente da amminoacidi levogiri, ma nei campioni dell’asteroide Bennu, gli amminoacidi levogiri e destrogiri si trovano in egual abbondanza. Fonte: NASA Goddard/OSIRIS-REx

Le molecole di aminoacidi possiedono un centro di asimmetria, rappresentato da un atomo di carbonio a cui sono legati quattro gruppi funzionali diversi, che le rende otticamente attive: significa che sono in grado di ruotare il piano della luce polarizzata verso destra o verso sinistra e questo permette di distinguere tra di loro le due forme. Abbiamo quindi gli aminoacidi levogiri, denominati L, che ruotano la luce a sinistra, e gli aminoacidi destrogiri, denominati D, che la ruotano a destra. Gli aminoacidi che costituiscono le proteine degli esseri viventi sulla Terra appartengono alla serie L. abbiamo così la L-valina, L-cisteina e così via. Nei campioni dell’asteroide Bennu sono stati trovati aminoacidi anche della serie D, vale a dire la D-valina, D-cisteina eccetera, ma questo non deve stupire più di tanto perché la sintesi di queste molecole, in assenza di catalizzatori asimmetrici, porta necessariamente alla formazione delle due serie, cioè dei due enantiomeri. Il prossimo obiettivo quindi è cercare di capire cosa abbia portato ad un arricchimento della forma L tra gli aminoacidi terrestri.

Queste importanti scoperte gettano sì nuova luce, ma generano anche nuove domande su come la vita abbia avuto origine e su come sia arrivata sul nostro pianeta