«

»

Gen 28

Appuntamenti celesti di febbraio 2024

Allineamenti e Congiunzioni:

Giorno 1: la Luna calante sarà in congiunzione con Spica, la stella principale della costellazione della Vergine mentre Mercurio Marte e Venere saranno allineati tra loro visibili poco prima dell’alba molto bassi sull’orizzonte a Sud-Est

Giorno 7 una sottilissima falce di Luna calante sorgerà appena prima dell’alba verso Sud-Est in compagnia di Venere e Marte

Giorno 14: la Luna crescente sarà in congiunzione con Giove

Giorno 15: la Luna sarà in congiunzione con Urano e Giove a metà strada tra i due

Giorno 16: la Luna al primo quarto sarà in congiunzione con le Pleiadi

Giorno 22: Venere e Marte saranno in congiunzione tra loro visibili poco prima dell’alba nel cielo ad Est/Sud-Est. Venere che splenderà con magnitudine -3,9 farà da riferimento per avvistare il meno luminoso Marte di magnitudine + 1,4. Se disporrete di un orizzonte sgombro sarà interessante immortalarli insieme in una suggestiva fotografia utilizzando un piccolo telescopio o un generoso teleobbiettivo

Transiti davanti a Giove dei suoi satelliti Galileiani

Giorno 1: alle 17:15 potremo osservare, magari con qualche difficoltà perché non sarà ancora buio, Io che starà transitando davanti a Giove mentre la sua ombra sarà perfettamente in mezzo alla famosa Macchia Rossa

Giorno 4: alle ore 13:45 Ganimede inizierà a transitare davanti a Giove mentre sarà ancora visibile sul pianeta l’ombra di Europa che avrà già terminato il suo transito. Ovviamente essendo giorno l’osservazione non sarà facile ma se aspetteremo qualche ora potremo meglio osservare l’ombra dello stesso Ganimede che con grande ritardo transiterà davanti a Giove dalle 19:20 fino alle 21:00

Giorno 8: alle 19:15 potremo osservare la Grande Macchia Rossa di Giove a metà tra Io e la sua ombra

Giorno 11: potremo assistere dalle 17:50 fino alle 20:05 al transito di Ganimede

Giorno 15: dalle ore 19:37 fino alle 21:52 Io transiterà davanti a Giove mentre la sua ombra lo seguirà dalle 20:55 alle 23:00

Giorno 18: alle 18:00 potremo notare l’ombra di Europa in prossimità della Grande Macchia Rossa e dalle 22:00 Ganimede che inizierà a transitare davanti a Giove

Giorno 22: alle 21:35 Io inizierà a transitare davanti a Giove

Giorno 25: alle 18:45 Europa sarà visibile mentre starà transitando davanti a Giove in prossimità della Grande Macchia Rossa. Successivamente alle 19:45 proprio quando il satellite terminerà il suo transito sarà la sua ombra ad iniziarlo

Luna: 

Questo mese proponiamo l’osservazione di uno dei maggiori bacini lavici Lunari: il Mare delle Piogge o Mare Imbrium (come viene solitamente riportato sugli atlanti Lunari) e come al solito utilizzeremo una fotografia per mostrare in dettaglio l’area interessata.

Le formazioni della superficie lunare descritte nel testo. Foto: V. Marinoni

Il Mare Imbrium con i suoi 830.000 Km quadrati è per estensione il secondo bacino lavico della superficie Lunare. Si è formato circa 3,8 miliardi di anni fa, quando il vulcanismo ancora attivo ha consentito alla lava presente nel mantello di scaturire dal sottosuolo attraverso le fratture nella crosta Lunare causate dall’impatto di asteroidi riempiendo per migliaia di km quadrati le aree meno elevate. La lava basaltica che ricopre il suolo è ad alto contenuto di ferro e riflette solamente dal 5 al 10% della luce Solare (contro il 10 o 20% del suolo delle cosiddette Terre Emerse, più ricco di alluminio) e ciò conferisce ai Mari un colore più scuro ben distinguibile dalla Terra che in contrasto col colore più chiaro delle Terre genera immagini fantasiose nella mente di chi osserva la Luna.

Il Mare Imbrium è racchiuso da una cornice di montagne tra cui spiccano a Nord le Alpi, a Nord-Est il Caucaso, a sud-Est gli Appennini, e ad Ovest i Monti Jura. Questi ultimi costituiscono il bordo di un grande cratere da impatto che riempito dalla lava ha formato il Sinus Iridum (golfo degli arcobaleni), più basso di circa 600 m rispetto al Mare Imbrium. È proprio in quest’area che Il Promontorio Heraclides dà vita in particolari condizioni di luce all’immagine della “Signora della Luna” (un volto di donna dai lunghi capelli).

All’interno del bacino del Mare Imbrium spiccano le cime di alcune montagne che non sono state coperte dalla lava tra cui le più evidenti sono quelle dei monti Teneriffe, Spitzbergen e Archimedes e i picchi isolati dei monti Pico e Piton che si elevano rispettivamente dal fondo per ben 2400 e 2250 metri.

Numerose sono le Dorse (specie di pieghe o grinze del suolo) specialmente presenti nell’area Sud dovute alla compressione della crosta durante la fuoriuscita della lava.

Altre formazioni di grande interesse visibili nell’immagine sono il famosissimo Cratere Plato di circa 100 Km di diametro che mostra un fondo di lava completamente liscio e il cratere Archimede di circa 85 Km di diametro con alte pareti terrazzate e il fondo piatto anch’esso riempito dalla lava. Di notevole interesse sono anche i crateri Aristillus e Autolycus, il primo di circa 56 Km di diametro presenta al suo interno alcune montagnette mentre il secondo, di circa 40 Km di diametro, ha il fondo piatto.

Lasciamo a voi continuare l’esplorazione accurata di quest’area della Luna meglio osservabile con un telescopio il 20 febbraio (tre giorni dopo il primo quarto)

Pianeti:

Mercurio a inizio mese sorgerà a Sud-Est circa 50 minuti prima del Sole e la magnitudine sarà di circa -0,35.  Successivamente si riavvicinerà al Sole e sarà praticamente inosservabile per tutto il mese

Venere sarà meglio visibile ad inizio mese quando sorgerà a Sud-Est circa 1 ora e 40 minuti prima del Sole, sarà illuminato al 86% e brillerà con magnitudine -3,94. Successivamente ritarderà la sua levata e a fine mese sorgerà circa 50 minuti prima del Sole, sarà illuminato al 91% e brillerà con magnitudine -3,89. Il giorno 22 sarà in congiunzione con Marte

Marte per tutto il mese sorgerà circa 1 ora prima del Sole ed avrà una magnitudine di +1,3. Sarà comunque di difficile osservazione sia per la sua vicinanza al Sole che per la sua scarsa luminosità. Il 22 sarà in congiunzione con Venere

Giove sarà ancora ben visibile per tutto il mese inizialmente con magnitudine -2,3 che diminuirà a -2,2 verso fine mese quando tramonterà intorno alle 23:30. Il giorno 14 sarà in congiunzione con la Luna

Saturno sta per finire il periodo di osservabilità di Saturno che già a inizio mese scenderà sotto l’orizzonte alle 19:30 con magnitudine + 0,99 e diametro apparente con gli anelli di 36,5 arcsec. Successivamente sarà sempre più vicino al Sole e già a metà mese non sarà più osservabile

Urano sarà visibile per tutto il mese posizionato tra Giove e le Pleiadi nella prima parte della notte con luminosità di magnitudine + 5,7. Il giorno 15 sarà in congiunzione con la Luna.

Nettuno essendo posizionato tra Giove e Saturno come quest’ultimo sarà visibile solo dopo il tramonto e nella prima parte della sera tra le costellazioni dei Pesci e dell’Acquario anche se difficile da individuare perché di magnitudine + 7,8.  Il giorno 12 sarà in congiunzione con una sottilissima falce di Luna crescente.

La cometa Hale-Bopp ripresa all’Osservatorio Astronomico “Città di Legnano”

Comete:

Anche nel mese di febbraio potremo continuare ad osservare le comete 144P/Kushida e 62P/Tsuchinshan.

La prima sarà meglio visibile in assenza della Luna nella seconda settimana di febbraio quando attraverserà le Hyadi nella costellazione del Toro, e in particolare la notte del 10 quando sarà molto vicina ad Aldebaran (la stella alfa del Toro), ma la scarsa luminosità (intorno a magnitudine +8,9) la renderà visibile solamente con l’utilizzo di un piccolo telescopio.

La seconda, che si troverà nella costellazione della Vergine sarà meglio visibile nella seconda parte della notte anch’essa con l’ausilio di un piccolo telescopio. Questa cometa costituirà per gli appassionati di astrofotografia un buon soggetto poiché, muovendosi lentamente, consentirà pose di esposizione di qualche minuto. Inoltre trovandosi in una zona del cielo ricca di galassie (anche se molto flebili) si potrà cercare di riprenderla in prossimità di qualcuna di loro. In particolare nelle notti tra il 6 e il 12 in assenza della Luna la Tsuchinshan, che dovrebbe raggiungere magnitudine +7,8, si troverà in prossimità di Rho Virginis vicino alle galassie NGC 4696 e 4608 e utilizzando una focale tra 400 e 500 mm si potrebbero includere nell’immagine anche le galassie dei “Gemelli Siamesi”, NGC4567.

Cieli sereni

Vittorio

Per l’individuazione e la cronologia degli eventi sono stati utilizzati il planetario virtuale “Stellarium” e l’atlante lunare “Virtual Moon Atlas