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Set 28

Appuntamenti celesti di ottobre 2023

Allineamenti e Congiunzioni:

Giorno 2: la Luna sarà in congiunzione con Giove e Urano

Giorno 3: la Luna calante sarà in congiunzione con l’ammasso stellare delle Pleiadi

Giorno 10: Una sottile falce di Luna calante sarà in prossimità di Venere

Giorno 18: una sottile falce di Luna crescente sarà visibile in vicinanza di Antares la stella alfa della costellazione dello Scorpione

Giorno 24 la Luna sarà in congiunzione con Saturno

Giorno 29: la Luna piena sarà in congiunzione con Marte e Mercurio, ma impossibile da osservare perché troppo vicino al Sole

Transiti dei satelliti di Giove e non solo…

Giorno 6 alle 04:25 mentre Ganimede che da un’ora circa stava transitando davanti a Giove starà per abbandonarne la superficie, Io inizierà a transitarvi davanti preceduto dalla sua ombra.

Giorno 07: ore 22:55 Io inizierà a transitare davanti a Giove preceduto dalla sua ombra.

Giorno 13: ore 7:00 Io e Ganimede staranno transitando entrambi davanti a Giove mentre più tardi alle ore 21 sarà Europa a transitarvi davanti preceduto dalla sua ombra.

Giorno 15: ore 0:40 Io inizierà a transitare davanti a Giove preceduto dalla sua ombra. Il transito durerà poco più di due ore.

Giorno 20: ore 22:40 Europa starà per iniziare il suo transito davanti a Giove

Giorno 22: ora 02:25 Io inizierà a transitare davanti a Giove preceduto dalla sua ombra

Giorno 23 ore 21:50 Io e la sua ombra saranno visibili nel mezzo di Giove vicino alla Grande Macchia Rossa

Giorno 28: ore 00:55 Europa inizia a transitare davanti a Giove

Giorno 29: ore 03:50 Io e la sua ombra saranno visibili nel bel mezzo di Giove

Giorno 30: ore 22:50 ancora Io e la sua ombra sempre più vicina saranno visibili in mezzo a Giove. L’ombra di Io ancora per pochi giorni precederà il satellite fino a quando Giove raggiungerà il punto di opposizione al Sole il 3 novembre. In tale data se ci fosse un transito Io e la sua ombra sarebbero perfettamente sovrapposti dopo di che potremo osservare come sia l’ombra a seguire il satellite.

Non sono solamente i satelliti di Giove a transitargli davanti, ma se possediamo un telescopio di adeguate proporzioni possiamo cercare di osservare anche i transiti dei satelliti di Saturno davanti al proprio pianeta. Quest’ultimi ad eccezione di Titano sono difficilmente osservabili sia per le minori dimensioni che per la maggior distanza, ma per chi volesse cimentarsi nell’impresa ecco di seguito qualche data sperando che almeno le ombre dei satelliti minori facilitino il compito dei più volonterosi:

Teti transiterà davanti a Saturno il:
giorno 4 ore 23:10
giorno 6 ore 21:00
giorno 20 ore 01:35
giorno 21 ore 22:50

Encelado transiterà davanti a Saturno il:
giorno 5 ore 22:55
giorno 23 ore 20:05

Luna:

Solitamente si osserva e si fotografa la Luna in fase crescente quando è visibile già dalle prime ore della sera, e più raramente quando è in fase calante perché sorgendo nella seconda parte della notte ci costringerebbe a perdere qualche ora di sonno. Ci sono però occasioni che ci portano ad osservarla anche in orari più scomodi quando è in fase calante, come quella che mi ha portato ad alzarmi verso le quattro di mattina del 7 settembre scorso per osservare la Cometa C/2023P1 Nishimura che era visibile solamente tra le cinque meno un quarto fino al sorgere del Sole. Mentre aspettavo che la cometa apparisse sopra i tetti delle case ho fatto qualche ripresa alla Luna senza troppe pretese che ho poi confrontato con altre fatte in fase di Luna crescente. In particolare ho esaminato l’area in prossimità del famoso terzetto di crateri Ptolemaeus, Alphonsus, Arzachel per vedere come la Rupes Recta apparisse con una illuminazione proveniente da ovest oppure da est.

Il terzetto di crateri Ptolemaeus, Alphonsus, Arzachel. Foto: V. Marinoni

La prima immagine è stata ripresa prima dell’alba del giorno 7 settembre scorso con Luna in fase calante illuminata dalla luce del sole proveniente da sinistra (ovest), come si può notare dall’ombra presente sul fondo dei crateri. Esaminiamo per primo Arzachel che è del terzetto quello con bordi più elevati rispetto a Alphonsus e Ptolemaeus come evidenzia la maggior estensione dell’ombra all’interno del cratere: ha un’altezza infatti di circa 3600 metri con un diametro di circa 100 km e presenta al suo interno una montagna di quasi 1500 metri. Osservando il lato destro di Arzachel si può notare come la parete del cratere è molto ripida con la presenza di un’evidente terrazza. Il fondo del cratere ospita un craterino ben definito e alcune collinette e solchi meno evidenti.

Appena sopra c’è Alphonsus, un cratere di circa 120 Km di diametro con un’altezza di circa 2700 metri anch’esso con pareti ripide e terrazzate. Il fondo piatto ospita una montagna centrale e l’evidente Rima Alphonsus, e presenta inoltre delle macchie scure, più evidenti in diverse condizioni di luce, che fanno immaginare come se il cratere avesse gli occhi e la bocca.

Ancora più sopra ecco il più esteso del terzetto, Ptolemaeus con i suoi 158 Km di diametro con pareti poco ripide, come si evince dalle ombre limitate, che nel fondo piatto ospita un craterino ben marcato ed altri meno evidenti di minori dimensioni.

La Rupes recta, o Muro dritto. Foto: V. Marinoni

Ma quello che ci interessa maggiormente è la famosa Rupes Recta, una faglia rettilinea di circa 115 Km di lunghezza alta 300 metri sul bordo est del Mare Nubium che nell’immagine ci appare come una linea chiara a metà strada tra i due piccoli crateri Birt e Thebit. Se confrontiamo quest’immagine con la seconda, ripresa il 13/02/2019 con luce proveniente da est vediamo come la Rupes Recta ci appare molto più evidente con l’ombra proiettata sulla superficie Lunare che ne fa percepire l’altezza, tanto che se ingrandissimo l’immagine ci sembrerebbe quasi di essere ai piedi della parete. Provate voi stessi e ne resterete colpiti!

Inoltre questo mese la Luna ci offrirà un altro spettacolo, infatti nelle prime ore della sera del 28 ottobre tra le 21:35 e le 22:52 potremo osservare un’eclissi parziale di Luna che interesserà il polo sud del nostro satellite. Durante l’eclisse potremo apprezzare la parte Sud della Luna tingersi di un colore rossastro mentre verso il polo sud sarà più evidente l’ombra scura della Terra che occulterà parzialmente i raggi del Sole.

Simulazione con Stellarium dell’eclisse parziale di Luna del 28 ottobre 2023

Pianeti:

Mercurio sarà meglio osservabile nella prima parte del mese nel cielo ad Est prima dell’alba. Il giorno 1 sorgerà circa 80 minuti prima del Sole con una magnitudine -1. Successivamente si avvicinerà sempre più al sole divenendo praticamente inosservabile dalla metà di ottobre

Venere ad inizio mese sorgerà ad Est circa 3 ore e mezza prima del Sole. Successivamente anticiperà ancora la sua levata fino al 24 ottobre quando sarà alla massima elongazione ovest dal Sole e sorgerà circa 4 ore prima del Sole. Per tutto il mese brillerà con magnitudine compresa tra -4,7 e -4,4

Marte sarà inosservabile per tutto il mese

Giove sarà ben visibile per tutto il mese già dalla prima parte della notte fino all’alba con magnitudine -2,7. Il giorno 2 sarà in congiunzione con la Luna

Saturno ad inizio mese sarà visibile dal tramonto per buona parte della notte, successivamente calerà sempre prima e a fine mese scenderà sotto l’orizzonte poco dopo la mezzanotte. La magnitudine si ridurrà da +0,6 a +0,7 nell’arco del mese e il giorno 24 sarà in congiunzione con la Luna

Urano sarà visibile per tutto il mese di magnitudine intorno a 5,7 posizionato tra Giove e le Pleiadi. Il giorno 2 sarà in congiunzione con la Luna.

Nettuno sarà visibile per tutto il mese nella prima parte della notte posizionato tra le costellazioni dei Pesci e dell’Acquario anche se difficile da individuare perché di magnitudine + 7,7.

Il radiante delle stelle cadenti Orionidi. Fonte: bashewa.com

Stelle cadenti e comete:

Il giorno 9 ci sarà il picco meteorico delle Draconidi con uno ZHR di 4 meteore/ora. Le scie luminose saranno generate dai residui della cometa 21P/Giacobini-Zinner che si disintegreranno a contatto con l’atmosfera terrestre.

Nella notte tra il 21 e il 22 dopo la mezzanotte ci sarà il picco delle Orionidi con uno ZHR di 6 meteore/ora. Le scie luminose saranno visibili in prossimità della costellazione di Orione e saranno prodotte dai residui della cometa 1P/Halley

Nella seconda parte della notte, quindi nelle prime ore del giorno 11 dopo l’una fino all’alba. potremo osservare la cometa 103 P/Hartley in vicinanza della stella Wasat nella costellazione dei Gemelli. La cometa sarà di magnitudine + 7,5 quindi non visibile ad occhio nudo nemmeno sotto cieli bui e sarà quindi necessario utilizzare un binocolo o un piccolo telescopio per individuarla.

Cieli sereni

Vittorio