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Dic 16

Gli auguri di Antares con l’agrifoglio!

L’agrifoglio è conosciuto per il suo uso natalizio e per essere una delle piante augurali di questo periodo dell’anno (di agrifoglio e pungitopo ne abbiamo parlato anche qui). Oltre duemila anni fa, nell’antico mondo romano, in occasione delle Saturnalia (feste che si tenevano nei giorni del solstizio invernale, verso il 22 dicembre) si usava appuntare sui vestiti ramoscelli di agrifoglio come potente talismano contro disgrazie e malefici. Anzi, era un uso piuttosto comune quello di piantare nei pressi delle abitazioni giovani piantine di agrifoglio con funzione chiaramente apotropaica. Non è difficile pensare che anche i latini poi apprezzassero la bellezza delle foglie lucide e accartocciate, munite di spine utili ad allontanare “nemici” veri e presunti e delle splendide bacche rosse.

Agrifoglio, Ilex acuifolium L.,

L’agrifoglio era quindi considerata una pianta magica ancor prima dell’avvento del Natale cristiano: si dice che proteggesse dai demoni e portasse fortuna. Antiche citazioni si trovano in Irlanda dove anche le famiglie più povere potevano permettersi di utilizzarlo per decorare le proprie abitazioni. Nel tempo i cristiani iniziarono a utilizzare anch’essi questa pianta durante il periodo natalizio. La struttura della foglia infatti ricorda la corona di spine di Gesù Cristo e i frutti rossi il suo sangue. Inoltre i boccioli bianchi sono immagine della purezza della Madonna.

Attorno a questa pianta sempreverde sono nate molte favole e leggende, specialmente nei paesi nordici: ecco la più conosciuta.

C’era una volta un bambino che abitava in una casetta sperduta nel bosco. Tutti i giorni andava in cerca di legna per alimentare il fuoco nel camino. Un giorno inciampò in una pianta con le foglie irte di aghi, cadde a terra e si punse in diverse parti della mano. Il sangue gli usciva copiosamente; invocò allora il dio del bosco perché lo soccorresse e ripeté più volte la sua preghiera al dio protettore, ma invano. Gli apparve invece un elfo che subito lo medicò, lo fasciò accuratamente e lo accompagnò alla sua casetta. Dopo qualche giorno il bimbo tornò sul luogo dove era caduto e con gran sorpresa vide che sull’alberello spinoso erano cresciute delle bacche rosse. All’improvviso gli apparve davanti il dio del bosco che gli rivolse le seguenti parole: “Tu hai avuto fiducia in me e mi hai invocato: io non ti ho abbandonato e ho mandato un elfo che ti curasse. Per premiarti di questa grande fiducia che hai riposto in me, ho trasformato le gocce del tuo sangue in piccole bacche rosse che adorneranno l’agrifoglio durante ogni inverno che verrà”.

Agrifoglio, Ilex acuifolium L

Con l’approssimarsi delle festività, il Consiglio Direttivo di Antares augura a tutti un felice e sereno Santo Natale!

Testo e foto di Roberto Olgiati