Dopo la bella e ravvicinata congiunzione del dicembre scorso (2020), Giove e Saturno non si sono persi di vista pur allontanandosi reciprocamente di diversi gradi. Negli ultimi mesi i due pianeti più grandi del sistema solare sono stati visibili per buona parte della notte e lo sono ancora subito dopo il tramonto; sono stati quindi “raggiunti” da Venere che è emerso dalle luci del crepuscolo dopo la congiunzione con il Sole. Osservando il cielo notturno con un po’ di attenzione ci siamo quindi accorti che non è immutabile.
Oltre alla rotazione stagionale delle costellazioni, sulla volta celeste possiamo facilmente evidenziare il moto proprio dei pianeti, anticamente chiamati anche stelle erranti proprio perché non seguono il moto apparente delle stelle. Più i pianeti sono vicini alla Terra più il loro spostamento sembra rapido e lo si verifica facilmente per Mercurio e Venere. Se il cielo sarà limpido potremo osservarli entrambi a fine mese quando Mercurio si mostrerà per pochi giorni nella luce del tramonto fino ad avvicinarsi al più luminoso Venere.
La maggior parte delle immagini allegate sono state effettuate da marzo a dicembre 2021 con tecnica semplice: macchina fotografica, cavalletto e obiettivi a grande campo che risaltano la posizione dei pianeti più luminosi. Altre fotografie sono state effettuate con un telescopio per evidenziare le caratteristiche del singolo pianeta. Urano e Nettuno pur essendo stati fotografati con un telescopio sono così lontani da non mostrare altri particolari oltre al loro colore; per osservare questi lontani mondi ghiacciati è necessario almeno un buon binocolo. Ritroviamo spesso nelle nostre riprese la Luna, ospite sempre gradito. Il nostro satellite col suo spostamento giornaliero di 13 gradi tramonta quotidianamente con quasi un’ora di ritardo percorrendo in circa 29 giorni la linea dell’eclittica proponendoci suggestivi asterismi quando incontra qualche pianeta.
Maurizio