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Dic 30

Appuntamenti celesti di gennaio 2022

Allineamenti e Congiunzioni:

L’anno inizia con la congiunzione tra Marte ed il suo “rivale “Antares, stella alfa della costellazione dello Scorpione il cui nome deriva dal greco anti Ares. (Ares era il nome col quale i Greci identificavano Marte). Antares in questo periodo è più luminoso di Marte, anche se entrambi di color arancio saranno poco evidenti sopra l’orizzonte a Sud-Est circa un’ora prima del sorgere del Sole

Sempre il giorno 1 al tramonto osservando l’orizzonte a Sud-Ovest potremo scorgere Mercurio in congiunzione con una sottilissima falce di Venere illuminato solo per il 2%

Il giorno 3 Saturno e Mercurio formeranno un triangolo con una sottile falce di Luna crescente al 5% visibile a Sud-Ovest appena dopo il tramonto

I giorni 5 e 6 vedranno Giove in congiunzione con la Luna allineato a Saturno e Mercurio

Il giorno 7 la Luna sarà allineata con Giove, Saturno e Mercurio mentre Venere sarà praticamente invisibile perché troppo vicino al Sole

Il giorno 29 Venere illuminato al 12% sarà in congiunzione con una sottile falce di Luna Calante e con Marte poco prima del sorgere del sole sopra l’orizzonte ad Est – Sud/Est 

Transiti e congiunzioni tra i satelliti Gioviani:

Sono le ultime occasioni per osservare i satelliti Galileiani di Giove transitare davanti al pianeta perché lo stesso anticiperà ogni sera il suo tramonto, come del resto si ridurrà anche la sua altezza nel cielo.

Il giorno 4 alle 18:25 potremo osservare Europa attraversare la superficie di Giove in prossimità della Grande Macchia Rossa

Il giorno 8 intorno alle 18:00 Io e la sua ombra saranno osservabili contemporaneamente davanti alla superficie di Giove. L’evento si ripeterà il giorno 31

Il giorno 29 saranno Europa e la sua ombra a transitare davanti a Giove

Gli interessati potranno anche osservare le congiunzioni tra loro dei satelliti Galileiani di Giove: in particolare Io e Ganimede il giorno 9 alle 19:54; Io ed Europa il giorno 18 alle 18:00; Europa e Ganimede il giorno 27 alle 18:00 ed infine Ganimede e Callisto i giorni 13 e 14 alle 18:00 e il giorno 20 alle 19:50.

Ovviamente per poter osservare i transiti dei satelliti Galileiani su Giove o le congiunzioni tra di loro è necessario disporre di un telescopio che permetta ingrandimenti elevati.

Luna:

Il giorno 2 la Luna sarà al perigeo (il punto più vicino alla Terra), ma essendo anche Luna nuova, e quindi non visibile, non sarà la solita Supermoon che va di moda strombazzare sui social!

Ricordiamo però che la luce del Sole riflessa dalla Terra riesce a rischiarare debolmente il nostro satellite che illuminato dalla cosiddetta Luce Cinerea può comunque essere osservato e fotografato anche in prossimità della Luna nuova.

Luce cinerea. Immagine tratta da Stellarium elaborata da V. Marinoni

Ovviamente dovremmo aspettare qualche giorno quando si sarà un po’ distanziata dal Sole e comincerà a mostrarci una sottilissima falce appena percettibile. Perché quindi non provare a cercarla nel cielo anche se con qualche difficoltà, proprio nei primi giorni di gennaio per un’osservazione diversa dal solito, ma più intrigante proprio per la difficoltà di riconoscere le formazioni sulla sua superficie. Un modo per poterla “scovare”, meteo permettendo, è quello di guardare appena sopra l’orizzonte a Sud-Ovest prendendo come riferimento Venere e Mercurio il giorno 3 quando sarà illuminata appena all’1,3% o, meglio ancora, il giorno successivo un poco più alta tra Mercurio e Saturno quando sarà illuminata al 5%

Dovremmo così riuscire a riconoscere il brillante cratere Aristarcus, lo scuro circo Grimaldi riempito di lava e tanto grande da sembrare un Mare: i Mari principali: Imbrium, Serenitatis, Tranquillitatis, Crisium, Fecunditatis, Nectaris, Humorum distinguibili perché appaiono più scuri e, facendo molta attenzione, dovremmo anche riuscire a scorgere l’arco del Sinus Iridum ed il cratere Tycho. Ho copiato da Stellarium un’immagine della Luna al tramonto del giorno 4 sulla quale ho indicato le formazioni citate che potrete utilizzare come guida per la vostra osservazione. Aguzzate quindi la vista utilizzando un binocolo  o un piccolo telescopio e se volete fotografare state attenti ai tempi di posa per non sovraesporre le immagini.

Pianeti:

Ultime occasioni per l’osservazione di Saturno e Giove che tramonteranno sempre più presto nel corso del mese e saranno visibili per poche ore dopo il calar del Sole

Anche Venere sarà sempre più difficile da osservare al tramonto in quanto la sua fase si ridurrà moltissimo (tra il 2% e l’1% nei primi giorni del mese) tanto da renderlo una falce davvero sottile. Sarà successivamente di nuovo visibile all’alba nella seconda parte del mese in direzione Est – Sud/Est prima del sorgere del Sole quando incrementerà la sua fase con la gobba rivolta però dalla parte opposta. Riportiamo un immagine tratta dalla rivista Sky at Night che ben evidenzia il motivo per cui la gobba luminosa di Venere al passaggio del punto di opposizione al Sole sia orientata prima a destra e poi a sinistra

Le fasi di Venere viste dalla Terra. Fonte: Sky at Night

Mercurio sarà osservabile nella prima decade del mese, dapprima in prossimità di Venere per poi spostarsi verso Saturno. Nei giorni successivi al 7 tornerà ad avvicinarsi al Sole col quale sarà in congiunzione il 24.

Urano sarà visibile tra le costellazioni dell’Ariete e della Balena per tutto il mese e per buona parte della notte.

Nettuno sarà visibile tra le costellazioni dei Pesci e dell’Acquario nella prima parte della notte perché tramonterà intorno alle 22

Sia per l’osservazione di Urano che di Nettuno sarà necessario utilizzare un telescopio essendo rispettivamente di magnitudine +5,7 e +7,8.

La cometa C/2020 F3 NEOWISE nel cielo di Legnano. Foto: V. Marinoni

Stelle variabili, Stelle cadenti, Comete e Asteroidi

La Cometa Leonard si sta spostando velocemente nell’emisfero Australe e chi volesse tentare un ultima occasione per osservarla dovrà farlo nei primissimi giorni del mese in prossimità della stella Al Dhanab nella costellazione della Gru.

L’altra cometa visibile nel mese sarà la 19P/Borrelly, visibile nelle prime notti di gennaio in prossimità della stella Deneb Kaitos (beta Cetus) di magnitudine intorno a +8. Va osservata nella prima parte della notte in direzione Sud – Sud/Ovest

Nella notte tra il 3 e il 4 ci sarà il picco delle Quadrantidi con ZHR (numero massimo teorico delle meteore per ora) tra 40 e 200, meglio osservabili nella seconda parte della notte quando saranno più alte nel cielo verso Nord-Est. Lo sciame meteorico dovuto ai detriti lasciati dal pianetino 2003 EH1 e dalla cometa C/1490 Y1 avrà origine in prossimità di Arturo, la stella alfa della costellazione di Boote

Deep-Sky:

Le Nebulose Fiamma (NGC 2024) e Testa di Cavallo (Barnard 33), nella costellazione di Orione. Foto: V. Marinoni

D’inverno la notte astronomica comincia fin dalle prime ore della sera consentendoci di osservare o fotografare il cielo senza perdere troppe ore di sonno. L’inconveniente però è il freddo che il più delle volte ci dissuade dal farlo. Come fare quindi per osservare Nebulose, Galassie e Ammassi Stellari senza prenderci un raffreddore? Il segreto è nel vestirsi in modo adeguato con indumenti che ci proteggono dal freddo anche se restiamo fermi o quasi per qualche ora. Bisognerà indossare scarponi, guanti, berretti o passamontagna perché piedi, mani e testa sono le parti del corpo che maggiormente disperdono calore. Inoltre, indumenti intimi in tessuti tecnici in grado di mantenere caldo il corpo pur permettendo la traspirazione indossati sotto un adeguato abbigliamento da montagna sicuramente ci manterranno al caldo in modo confortevole. Per i più freddolosi la tecnologia viene in aiuto con giubbini, calzettoni e guanti riscaldati elettricamente a mezzo di batterie al litio estremamente leggere da tenere in tasca.

Quindi niente paura! Non sarà certo l’inverno ad affievolire la passione di noi astrofili.

Nella prima decade di gennaio senza il “disturbo” della Luna, i target preferiti sono sicuramente le costellazioni del Toro e di Orione, oltre alle tante nebulose ed ammassi  immersi nella  vicina Via Lattea.

Cieli sereni

Vittorio