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Ago 28

Appuntamenti celesti di settembre 2023

Allineamenti e Congiunzioni:

Giorno 5: la Luna sarà in mezzo tra Giove e le Pleiadi di poco sopra ad Urano

Giorno 8: la Luna calante sarà in congiunzione con l’ammasso stellare M35

Giorno 11: Una sottile falce di Luna calante sarà in prossimità dell’ammasso dell’Alveare nella costellazione del Cancro, non lontana da Venere

Giorno 13: una sottilissima falce di Luna sarà percettibile in vicinanza di Regolo la stella alfa della costellazione del Leone

Giorno 26 la Luna sarà in congiunzione con Saturno

Giorno 28: la Luna piena sarà in congiunzione con Nettuno

Giove e i suoi satelliti Galileiani 

Già a partire dalla seconda settimana Giove sarà ben posizionato in cielo prima della mezzanotte consentendoci una comoda osservazione anche dei transiti dei suoi satelliti Galileiani

Giorno 3 alle 00:25 Europa scomparirà dietro Giove per poi riapparire dalla parte opposta alle 02:55

Giorno 04: ore 0:30 Ganimede riapparirà dal bordo di Giove dopo essere stato occultato dallo stesso

Giorno 5: ore 2:30 Io ed Europa saranno così vicini da sembrare un unico satellite

Giorno 6: ore 2:55 Io inizierà transitare davanti a Giove preceduto di circa un’ora dalla sua ombra. Il transito durerà circa tre ore.

Giorno 15: ore 1:00 Io sarà perfettamente nel mezzo della Grande Macchia Rossa mentre la sua ombra, in modo sicuramente più evidente, lo sarà stata alle 22:35 del 14

Giorno 19: ora 00:28 Europa inizierà a transitare davanti a Giove proprio mentre la sua ombra starà per abbandonarne la superfice

Giorno 26: ore 02:50 ancora Europa inizierà a transitare davanti a Giove fino alle 05:10

Giorno 28: ore 23:30 Ganimede per circa un ora e trenta lambirà il bordo inferiore di Giove

Luna:

Il 29 settembre la luna piena, che sarà da poco transitata dal perigeo (minima distanza dalla Terra), sarà ancora abbastanza vicina all’equinozio del 23 scorso e verrà quindi classificata dai media come la Superluna del Raccolto. Ma veniamo a noi…

Questo mese proponiamo l’osservazione di alcuni crateri ubicati presso il polo nord, traendo spunto da due immagini che li ritraggono in due differenti condizioni di luce per evidenziare come l’incidenza della luce giochi un ruolo importante nell’osservazione del suolo lunare, tale da rendere irriconoscibili o amplificare alcuni dettagli dello stesso soggetto.

La prima foto è stata scattata in condizioni di Luna quasi totalmente illuminata con librazioni che consentono di osservare i crateri sul bordo a nord, nord-ovest. Sono evidenti le raggere che si diramano da Goldschmidt, un cratere di circa 120 Km di diametro con versanti poco scoscesi e fondo piatto, bordo danneggiato da crateri tra cui spicca Anaxagoras, un cratere di circa 50 Km di diametro con bordi di oltre 3000 metri dal fondo, dove è evidente una collina centrale.

La zona dei crateri Goldschmidt e Anaxagoras. Foto: V. Marinoni

Appena sopra possiamo notare Scoresby, un cratere di circa 50 Km di diametro con bordi ben definiti alti più di 2000 metri dal fondo che presenta una doppia montagna centrale.

Sotto a Goldschmidt possiamo osservare alcuni crateri dai bordi ormai quasi completamente distrutti e danneggiati da crateri minori e dal fondo piatto e tormentato: sono Barrow, Bond e Birmingham.

Sul bordo a sinistra osserviamo Anaximander, un cratere di circa 70 Km di diametro col bordo danneggiato dal cratere Carpenter, di circa 60 Km per 2500 metri di altezza, al di sotto dei quali c’è Herschel un cratere di circa 150 Km di diametro con pareti poco elevate e fondo piatto che presenta numerosi craterini e collinette.

Infine possiamo osservare Anaximenes, una formazione circolare di circa 80 Km di diametro con pareti poco elevate vicino al quale si nota Philolaus di circa 70 Km di diametro con ripide pareti alte circa 3400 metri e fondo che presenta al suo interno due montagne e qualche collina.

La seconda immagine è stata scattata col terminatore in prossimità di Anaxagoras con luce più radente che mette in evidenza i bordi e il fondo dei crateri. Le ombre proiettate sul fondo di Goldschmidt evidenziano la conformazione delle cime che costituiscono il bordo orientale dello stesso, così come sono più definiti i bordi di Bond e di Barrow. Possiamo inoltre osservare più in dettaglio il fondo dei crateri più bassi (Birmingham, Barrow, Bond) i cui bordi distrutti o danneggiati e di altezza limitata non impediscono alla luce di illuminarli, mentre i crateri con bordi più elevati (Anaxagoras, Epigenes, Scoresby) presentano il fondo completamente oscurato.

La zona dei crateri Anaxagoras, Goldschmidt e Scoresby. Foto: V. Marinoni

A voi quindi scegliere il periodo per l’osservazione in relazione a ciò che volete indagare nel dettaglio.

Pianeti:

Mercurio sarà osservabile nella seconda parte del mese nel cielo ad Est prima dell’alba. Il giorno 22 sarà alla massima elongazione dal Sole e sorgerà circa 90 minuti prima dello stesso, con una magnitudine + 0,3

Venere ad inizio mese sorgerà ad Est circa un’ora e mezza prima del Sole, ma successivamente anticiperà sempre più la sua levata che a fine mese avverrà 3 ore e 40 prima del Sole. Il giorno 12 sarà in congiunzione con la Luna. Per tutto il mese brillerà di magnitudine -4,63

Marte già a inizio mese sarà difficile da osservare perché’ molto basso sopra l’orizzonte ad Ovest, quando tramonterà circa 40 minuti dopo il Sole e sarà di magnitudine + 1,57. Successivamente anticiperà sempre più il suo tramonto diventando sempre più difficile da individuare. Il giorno 16 sarà in congiunzione con una sottilissima falce di Luna crescente.

Giove sarà ben visibile per tutto il mese già dalla prima parte della notte fino all’alba con magnitudine -2,7. Il giorno 5 sarà in congiunzione con la Luna

Saturno sarà visibile per tutto il mese nel cielo per l’intera notte. Il giorno 27 sarà in congiunzione con la Luna. Chissà se qualcuno con un telescopio riuscirà ad individuare qualche transito dei suoi satelliti davanti alla sua superfice. Vi forniamo qualche spunto per tentare l’osservazione del transito di Teti: giorno 1 ore 0:30 – giorno 18 ore 0:30 – giorno 19 ore 21:30; la contemporanea presenza dell’ombra del satellite potrebbe agevolarne l’individuazione.

Urano sarà visibile per tutto il mese di magnitudine intorno a 5,7 posizionato tra Giove e le Pleiadi. Il giorno 5 sarà in congiunzione con la Luna.

Nettuno sarà visibile per tutto il mese posizionato tra le costellazioni dei Pesci e dell’Acquario anche se difficile da individuare perché di magnitudine + 7,7.

Stelle cadenti e comete:

Chi si fosse perso le stelle cadenti del 13 agosto scorso può sperare di riuscire ad osservare le Perseidi di settembre, che avranno il picco nella notte del 10 con una frequenza massima prevista di 5 meteore/ora. La Luna calante sarà illuminata al 30% e non interferirà troppo con l’osservazione.

La cometa C/2023 P1 Nishimura, fotografata il 25 agosto 2023 dalla Spagna. Fonte: Wikipedia

Se le previsioni saranno rispettate. nei primi giorni di settembre potremo osservare la cometa C/2023 P1 Nishimura nella costellazione del Leone, molto bassa sull’orizzonte ad Est – Nord/Est poco prima dell’alba. Il giorno 15 sarà in prossimità di Denebola (la coda del leone)

L’osservazione sarà particolarmente difficile perché richiederà un orizzonte sgombro e le luci del crepuscolo renderanno la cometa appena visibile. La magnitudine si dovrebbe attestare intorno a +4 o +5, al limite della visibilità ad occhio nudo e pertanto sarà indispensabile utilizzare un binocolo od un piccolo telescopio

Successivamente la cometa attraverserà la linea dell’orizzonte e sarà visibile alla sera ad Ovest al tramonto nella costellazione della Vergine, anche se la sua luminosità si ridurrà perché si starà allontanando dal Sole, sempreché sopravviva al suo calore senza frammentarsi (cosa non del tutto scontata).

Un’altra cometa visibile nel periodo sarà la 103 P/Hartley che il giorno 3 sarà in vicinanza di Algol, la stella beta della costellazione del Perseo, e dovrebbe avere una magnitudine di circa + 8,2 quindi al di fuori della visibilità ad occhio nudo, ma sicuramente più facile da individuare perché meglio posizionata nel cielo. Nei giorni successivi si sposterà nella costellazione dell’Auriga, dove il giorno 18 la potremo individuare in prossimità di Haedus 1 e 2, lievemente più luminosa (Mag. +7,4)

Cieli sereni

Vittorio

Per le ricerche degli eventi astronomici è stato utilizzato il planetario virtuale Stellarium