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Giu 28

Appuntamenti celesti di luglio 2023

Allineamenti e Congiunzioni:

Il giorno 1 Venere Marte e Regolo (alfa Leo) saranno allineati e visibili ad Ovest al tramonto, mentre guardando verso Sud potremo scorgere la Luna in vicinanza di Antares (alfa Sco)

Il giorno 7 la Luna sorgerà ad Est Sud/Est dopo mezzanotte in vicinanza di Saturno

Il giorno 10 Venere raggiungerà la massima luminosità e sarà in prossimità di Marte che sarà vicinissimo a Regolo

Il giorno 12 intorno alle 3 di notte potremo osservare con un semplice binocolo Giove e la Luna calante in congiunzione tra loro

Il giorno 13 una sottilissima falce di Luna calante sarà in congiunzione con le Pleiadi e Urano visibile nel cielo ad Est prima dell’alba

Il giorno 15 l’asteroide Vesta (mag. 8,25) sarà visibile tra le stelle delle Iadi in vicinanza di Aldebaran (alfa Tau) prima dell’alba

Il giorno 20 una sottilissima falce di Luna crescente sarà in mezzo ad un gruppetto di pianeti formato da Mercurio, Venere, Marte e la stella Regolo (alfa Leo) visibili molto bassi sull’orizzonte ad Ovest al tramonto

Il giorno 28 la Luna sarà in congiunzione con Antares (alfa Sco) mentre Venere con Mercurio, che sfiorerà Regolo (alfa Tau), saranno visibili ad Ovest al tramonto

Luna:

Nel sistemare la libreria mi sono imbattuto nel primo libro di astronomia che avevo acquistato quando ho iniziato ad interessarmene complice la Cometa Hale-Bopp nel 1997. Il libro di Giuliano Romano si intitolava “Introduzione all’Astronomia” ed era rivolto agli insegnanti di scuole medie, agli studenti di liceo e agli astrofili che volevano approfondire le conoscenze base di astronomia, con una serie di esercitazioni e problemi pratici da risolvere. Mi ricordo che avevo dovuto rispolverare le nozioni di matematica e di trigonometria ormai dimenticate per poter risolvere le esercitazioni proposte e per comprendere i concetti base di astronomia proposti.

Aprendolo a caso mi sono capitate due esercitazioni che vorrei riproporvi perché credo possano stimolare la curiosità, specialmente nei più giovani, e spingerci ad approfondire la conoscenza del nostro satellite anche senza necessariamente disporre di un telescopio.

1° esercizio

Utilizzando alcune immagini dettagliate della Luna facilmente reperibili da fotografie o programmi in internet cercare di:

  • descrivere alcuni crateri evidenziandone le differenze morfologiche
  • individuare in una zona i crateri che mostrano un picco centrale e stabilire il rapporto tra il loro numero e quello totale
  • individuare le catene montuose, descriverle e porle in relazione con le pianure circostanti
  • individuare i crateri semisepolti dalla lava nei mari e descriverli facendo considerazioni relative alle loro caratteristiche
  • individuare e descrivere i crateri con raggere, studiare la loro distribuzione sulla superfice lunare
  • osservando immagini dettagliate individuare le fratture del suolo mettendole in relazione con i crateri circostanti
  • individuare e descrivere le pieghe fatte dalla lava in certe pianure formulando ipotesi al riguardo
  • individuare e contare i picchi isolati e porli in relazione con l’ambiente circostante
  • individuare le piccole dune chiamate domi e stabilire il legame con l’area circostante

Luna piena. Foto: V. Marinoni

2° esercizio

utilizzando una fotografia dettagliata della Luna determinare quali sono i crateri più vecchi e quali i più recenti, specialmente osservando quelli posti nei “mari “, tenendo conto che:

  • i più grandi sono i più vecchi
  • quelli che mostrano al loro interno tracce di magma del mare circostante sono i più vecchi
  • alcuni crateri dell’emisfero sud hanno un’età di circa 4 miliardi di anni
  • i crateri che appaiono profondi, piccoli, col fondo arrotondato sono i più giovani
  • più le pareti di un cratere sono erose e irregolari più è vecchio
  • i crateri che si trovano all’interno di altri sono più giovani
  • più è chiara e brillante l’area intorno al cratere più questo è giovane

Dopo aver fatto le nostre personali considerazioni potremo confrontarle con le descrizioni che troviamo sui testi, o in internet per valutare se siamo stati sufficientemente precisi nelle nostre valutazioni.

Buon Divertimento!

Pianeti:

 Mercurio inosservabile a inizio mese perché vicinissimo al Sole sarà meglio visibile al tramonto dal giorno 15 quando si troverà tra le stelle dell’ammasso aperto dell’Alveare (M44) nella costellazione del Cancro. Successivamente si avvicinerà a Venere e il 20 sarà vicinissimo a Regolo visibile nel cielo ad ovest basso sopra l’orizzonte per circa 40 minuti dopo il tramonto

Venere nel corso del mese ci mostrerà in maniera molto evidente la sua fase calante. Infatti la superfice illuminata passerà dal 31,5% al 5,8% e contemporaneamente aumenterà il diametro apparente da 33,87 a 53,41 arcsec. Per meglio apprezzarne il cambiamento sarà più indicata l’osservazione di Venere nelle ore del giorno quando l’azzurro del cielo attenuerà il contrasto tra la sua brillantezza e lo scuro del cielo che ne confonde i contorni, inoltre avremo a disposizione maggior tempo per l’osservazione visto che a fine mese tramonterà quasi insieme al Sole. Si dovrà prestare attenzione a non puntare accidentalmente gli strumenti verso il Sole per evitare danni all’attrezzatura e soprattutto agli occhi, utilizzando se possibile per il puntamento un sistema computerizzato.

Marte sarà visibile ad Ovest non lontano da Venere dal tramonto fino alle 22 circa a inizio mese e fino alle 21 a fine mese, di luminosità intorno a magnitudo 1,8. Il giorno 10 lo potremo osservare vicinissimo alla stella doppia Regolo, di colore bianco azzurro e magnitudine 1,35, che contrasterà col colore arancione del pianeta rosso.

Giove a inizio mese sorgerà ad Est poco prima dell’1:30 mentre a fine mese si leverà con circa due ore di anticipo alle 23:30, mantenendo però pressoché invariata la sua luminosità intorno a magnitudo – 2,3. Il giorno 12 sarà in congiunzione con la Luna e a fine mese, precisamente il giorno 29 alle ore 03:40, potremo assistere al transito sulla sua superfice del satellite Io preceduto dalla sua ombra.

Saturno nel corso del mese anticiperà di circa due ore la sua levata che avverrà intorno alle 23:00 a inizio mese e alle 21:00 a fine mese, mentre la luminosità passerà da magnitudo 0,72 (inizio mese) a 0,57 (fine mese) e il diametro apparente da 42 a 43,6 arcsec, Sarà pertanto osservabile nella seconda metà della notte. Il giorno 7 sarà raggiunto dalla Luna e a fine mese sarà in prossimità del radiante delle Delta Aquaridi

Urano si potrà individuare tra Giove e le Pleiadi con un piccolo telescopio o un binocolo. La sua luminosità sarà circa di magnitudine 5,8

Nettuno sarà difficile da osservare a causa della sua scarsa luminosità (mag. 7,8) che richiederà l’utilizzo di un binocolo o di un piccolo telescopio, ma lo si potrà cercare tra le costellazioni dei Pesci e dell’Acquario

Una meteora dello sciame delle delta Aquaridi, in prossimità delle Pleiadi. 31 luglio 2022, ore 4:07. Foto: V. Marinoni

Stelle cadenti:

Il giorno 30 è previsto il culmine dello sciame meteorico delle Delta Aquaridi con uno ZHR di 25 meteore per ora. Le meteore avranno origine nella costellazione dell’Acquario in vicinanza di Saturno e saranno meglio visibili verso Sud poco prima dell’alba, quando la Luna quasi piena sarà tramontata. Non sarà da escludere che mentre osserviamo le Aquaridi si possa vedere guardando a Nord in prossimità di Cassiopea (l’asterismo a forma di W) qualche scia luminosa prodotta dalle più famose Perseidi che stanno già per affacciarsi sulla scena

Deep Sky:

Con l’arrivo dell’estate e delle gradevoli temperature notturne che ci ristorano dal calore del giorno è   piacevole trascorrere qualche ora all’aperto ad osservare il cielo, magari con l’aiuto di un binocolo 10x 50 (ideale perché maneggevole) o di un telescopio. Il consiglio è di utilizzare un programma che ci indichi quali siano gli oggetti migliori da osservare quella notte e dove si trovino e cercare poi di individuarli.  In alternativa potremo sempre ricorrere al catalogo Messier oppure al catalogo NGC che descrivono i principali oggetti celesti e scegliere in base alle personali preferenze quali osservare. In questo modo, dovendoci orientare nel cielo notturno per identificarli ci impratichiremo nel riconoscere le principali costellazioni, gli asterismi e le stelle più brillanti.

La supernova SN2023ixf nella galassia M101. Foto: V. Marinoni

Per chi non l’avesse ancora fatto continua l’opportunità per fotografare la Supernova SN2023ixf esplosa nella Galassia Girandola M101 nella costellazione dell’Orsa Maggiore, visibile dal 19 maggio scorso, che continua a mantenere una brillantezza tale da individuarla con facilità nel braccio esterno della galassia.  É consigliabile l’utilizzo di un telescopio motorizzato o di un astroinseguitore e di focali dai 500 mm in su facendo anche più pose con tempi brevi da sommare successivamente tra di loro con programmi di stacking che si possono scaricare gratuitamente da internet.

 

Cieli sereni

Vittorio