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Mag 29

Appuntamenti celesti di giugno 2023

Allineamenti e Congiunzioni:

Il giorno 2 Marte sarà immerso tra le stelle dell’ammasso dell’Alveare M44. Insieme formeranno un bellissimo soggetto da osservare con un binocolo o da fotografare utilizzando un teleobbiettivo o un piccolo telescopio.  

Il giorno 10 la Luna sorgerà ad Est dopo mezzanotte in vicinanza di Saturno

Il giorno 13 sarà Venere a brillare in prossimità dell’ammasso stellare M44, anche se non così vicino come era successo per Marte ad inizio mese

Il giorno 14 potremo osservare nel cielo ad Est prima dell’alba una sottile falce di Luna calante in congiunzione con Giove

Il giorno 21 una sottile falce di Luna crescente sarà in congiunzione con Venere ad Ovest

Il giorno 22 Marte sarà in mezzo tra la Luna e Venere, visibili ad Ovest dopo il tramonto

Luna:

Questo mese prenderemo come riferimento un’immagine non troppo ravvicinata della Luna che sia in grado di mostrarci buona parte della sua superficie ed in particolare l’estensione dei raggi che si diramano da uno dei più noti crateri Lunari, che prende il nome dall’astronomo Danese Tycho Brahe

Le raggere del cratere Tycho. Foto: V. Marinoni

Tycho è un cratere di circa 88 Km di diametro che presenta al suo interno un gruppo di montagne ben evidenti, così come sono evidenti gli ampi terrazzamenti che dal bordo raggiungono il fondo del cratere con un dislivello di quasi 4800 metri. L’aspetto che maggiormente lo caratterizza è dovuto all’eccezionale raggiera che lo circonda, che si estende per quasi la metà dell’intera circonferenza lunare ed è particolarmente visibile in condizione di Luna piena.

Mentre il materiale più grossolano e pesante che viene espulso dal cratere durante l’impatto del meteorite che lo produce ricade in prossimità dei bordi del cratere stesso, il materiale più fine e leggero viene scagliato a distanze a volte considerevoli. Inizialmente le raggiere sono ben visibili perché il materiale espulso, essendo più fine, riflette meglio la luce del Sole rispetto al suolo, ma la loro evidenza è destinata a scomparire col passare del tempo per effetto di micrometeoriti e del vento solare che ne cancellano inesorabilmente le tracce.

Si stima che la formazione di Tycho sia avvenuta circa 100 milioni di anni fa ed essendo un cratere così recente possiamo osservarne distintamente i raggi che testimoniano quanto sia stata considerevole l’energia posseduta dal meteorite che ha colpito la superfice Lunare, tanto da scagliare così lontano il materiale espulso, e come l’impatto sia avvenuto con una traiettoria perpendicolare (o quasi) al suolo, dato che gli stessi si irraggiano in forma simmetrica e concentrica dal cratere.

Sempre nella stessa immagine si possono osservare altre raggiere tra cui le principali fanno da cornice ai crateri Copernico, ubicato in alto sulla sinistra appena sotto alla catena degli Appennini Lunari, e Keplero appena alla sinistra dello stesso.

Il periodo migliore per l’osservazione delle raggiere è durante la Luna piena quando la luce del Sole è perpendicolare e le mette in evidenza, quindi durante la prima settimana di giugno.

Pianeti:

Mercurio sarà meglio visibile nella prima decade di giugno quando sorgerà ad Est 40 minuti prima del Sole. Successivamente apparirà sempre più vicino alla nostra stella diventando inosservabile

Venere Il giorno 4 sarà illuminato al 50% e raggiungerà la massima elongazione est dal Sole. Continuerà ad essere visibile ad ovest per tutto il mese dal tramonto fin poco dopo le 22 mantenendo una luminosità pressoché costante intorno a magnitudine – 4,3.  Il giorno 13 sarà in congiunzione con l’ammasso stellare M44.

Marte sarà visibile ad Ovest dal tramonto fino alle 23 circa a inizio mese e fino alle 22 a fine mese. Il giorno 2 lo troveremo tra le stelle dell’Alveare M44, mentre col passare dei giorni lo potremo osservare sempre più vicino a Venere.

Giove a inizio mese sorgerà ad Est poco dopo le 3 per poi anticipare di circa 2 ore la sua levata nel corso del mese, mentre resterà pressoché invariata la sua luminosità intorno a magnitudo – 2,2

Saturno nel corso del mese migliorerà la visibilità in quanto anticiperà di circa due ore la sua levata che verso fine mese avverrà intorno alle 23, mentre la luminosità si manterrà intorno a magnitudine 0,7

Urano sarà difficile da osservare nelle ultime ore della notte cercandolo tra Giove e le Pleiadi, la sua luminosità sarà circa di magnitudine 5,8

Nettuno sarà difficile da osservare sia per la sua scarsa luminosità (mag 7,8), sia perché ci apparirà tra Saturno e Giove prima del sorgere del Sole.

Stelle cadenti:

Il giorno 7 è previsto il culmine dello sciame meteorico delle Arietidi con uno ZHR di 50 meteore per ora. Le meteore avranno origine nella costellazione dell’Ariete e saranno visibili poco prima dell’alba sopra l’orizzonte a Nord-Est in prossimità di Giove, ma con grande difficoltà sia per la luce dell’alba imminente che per la presenza della Luna.

Il radiante delle Arietidi all’alba del 7 giugno 2023. Simulazione con Stellarium

Eventi del mese:

Il giorno 21 alle ore 16:57 col solstizio estivo inizierà l’estate astronomica che ci regalerà più di 15 ore di luce al giorno e, anche se alcuni astrofili (specialmente gli amanti dell’astrofotografia) non ne sono particolarmente contenti, la maggior parte delle persone accoglie con gioia l’estate e ciò che rappresenta, vacanze in primis.

Nubi nottilucenti sopra Stoccolma. Fonte: Wikimedia Commons, Autore Kevin Cho

Col mese di giugno inizia il periodo per l’osservazione delle Nubi Nottilucenti, dovuto alla luce del Sole che viene riflessa nella mesosfera a circa 80 Km di altezza da nubi di ghiaccio che si creano in particolari condizioni di temperatura e pressione (solitamente all’inizio dell’estate) e si manifesta con l’apparizione in cielo, alcune ore dopo  il tramonto, di nubi ondulate e vorticose di colore giallo oro e bianco azzurro. Solitamente visibili a latitudini maggiori della nostra, i recenti cambiamenti climatici sembrano aver aumentato le possibilità che il fenomeno sia visibile anche nei nostri cieli. Per l’osservazione si dovrà guardare verso Nord tra le 23:00 e le 24:00, sotto un cielo privo d’inquinamento luminoso e in assenza della Luna.

Deep Sky: 

Assolutamente da non perdere l’osservazione della Supernova SN2023ixf esplosa nella Galassia Girandola M101 nella costellazione dell’Orsa Maggiore e scoperta dall’astrofilo Giapponese Koichi Itagaki il 19 maggio scorso, che brilla talmente intensamente da uguagliare la luminosità dell’intero centro galattico. L’osservazione sarà favorita anche dalla sua posizione molto alta in cielo (quasi allo zenit) e sarà alla portata anche di telecopi amatoriali medio piccoli (da 80 – 100 mm di diametro in su) sotto cieli sufficientemente scuri. Si tratta di una supernova prodotta dall’esplosione di una stella Supergigante giunta alla fine della sua vita che, dopo aver esaurito il suo combustibile nucleare, non è stata più in grado di contrastare la forza di gravità dovuta all’enorme massa ed è collassata su sé stessa esplodendo e rilasciando nello spazio un’immensa quantità d’energia.

La supernova SN2023ixf nella galassia M101. Foto: V. Marinoni

Si potrà anche fotografarla, ma sarà necessario un telescopio con guida computerizzata in grado di garantire pose sufficientemente lunghe (da 120 a 300 sec).

 

Cieli sereni

Vittorio