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Feb 28

Il variopinto Martin pescatore

Il Martin pescatore (Alcedo atthis). Foto: A. Sommi

La fotografia naturalistica è piacevole e, come l’astronomia e la ricerca dei funghi, ci permette di trascorrere qualche ora all’aria aperta e godere delle bellezze della natura che ci circonda.

In questa battuta di caccia fotografica, nel Parco del Ticino e lungo le sponde del fiume Olona, il protagonista è il Martin pescatore (Alcedo atthis), uno schivo e riservato uccellino che però, con qualche accorgimento e un bel po’ di pazienza, si lascia fotografare nel suo ambiente naturale, mentre è impegnato nella sua attività preferita; andare a pesca. Ecco quindi alcuni scatti a questo simpatico uccelletto dai colori sgargianti.

il Martin Pescatore comune (Alcedo atthis) é un piccolo uccello lungo circa 17 / 20 cm. appartenente alla famiglia degli Alcedinidi. La  caratteristica che più ci colpisce sono lo splendore del suo piumaggio e i colori iridescenti che vanno dal blu-cobalto del dorso, che può diventare a seconda della rifrazione della luce di color verde – smeraldo, all’arancio – cannella del ventre. La gola é bianca, la testa verde -azzurra e le zampe sono di un color rosso corallo brillante. Il corpo é raccolto e tozzo, la testa è grande e provvista di un lungo becco dalla forma adatta alla pesca. Gli occhi sono muniti di doppia membrana per poter vedere nitidamente sott’acqua, é un abilissimo cacciatore e tuffatore .Vive principalmente lungo i corsi d’acqua dei fiumi, delle lanche o dove sia presente pesce in quantità. Dotato di un aerodinamica molto efficiente, il volo é basso con battiti di ala molto veloci, annunciando il suo passaggio spesso con brevi fischi acutissimi spesso ripetuti più volte. Molto territoriale, ha abitudini solitarie e preferisce le sponde sabbiose e verticali dei fiumi o dei corsi d’acqua dove col becco scava dei tunnel lunghi anche 60 / 100 cm di lunghezza dove nella parte finale ricava una zona più tondeggiante e larga dove la femmina depone le uova, normalmente 6- 10, di color bianco. Durante l’anno possono esserci anche 3 covate (aprile, luglio- agosto). La cova dura circa 20 giorni e dopo 40 giorni i piccoli Martin sono già in grado di cavarsela da soli!

La dieta del Martin Pescatore comprende piccoli pesci, libellule, girini, insetti, molluschi. Ogni giorno deve assumere una quantità di cibo pari al 60 % del suo peso. la sua attività di caccia é quindi frenetica ed é caratterizzata da una tecnica molto perfezionata.

Spesso sorvola gli specchi d’acqua in ricognizione e qualora avvistasse una preda può fermarsi rimanendo immobile nell’aria battendo le ali velocissimamente nella posizione detta ” dello spirito santo “, per poi tuffarsi capo avanti in profondità nell’acqua riemergendo poi con la cattura del pesce. Altre volte preferisce stazionare su dei posatoi che possono essere rami di piante, in attesa di avvistare la preda per poi tuffarsi velocissimo. É in grado, con i suoi raffinatissimi occhi, di polarizzare la luce evitando i riflessi dell’acqua riuscendo quindi a vedere le prede acquatiche e imparando a compensare il fenomeno della rifrazione permettendo una precisione maggiore nella pesca!

I pesci vengono sbattuti poi contro rami o superfici dure ed ingoiati partendo dalla testa evitando che le pinne, aprendosi, possano soffocarlo. Le lische e altre parti del pesce vengono poi espulse rigurgitandole come bolo di scarto

Il Martin Pescatore é un uccello assai longevo può vivere anche fino a 20 anni, ma raramente raggiunge questa età soprattutto ai giorni nostri causa inquinamento ambientale, scarsità di cibo e distruzione dell’habitat. Per questi motivi la sua diffusione é in progressiva diminuzione.

Testo e foto di A. Sommi