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Feb 26

Appuntamenti celesti di marzo 2023

Allineamenti e Congiunzioni:

Il giorno 1 Venere e Giove saranno in congiunzione stretta tra loro visibili ad Ovest appena dopo il tramonto. Si potranno meglio osservare e fotografare con un piccolo telescopio fino a 35 ingrandimenti che mostri oltre ai due pianeti anche i satelliti Galileiani di Giove.

Il giorno 19 all’alba la Luna e Saturno saranno in congiunzione visibili ad Est / Sud-Est, ma richiederanno un orizzonte sgombro per essere osservati essendo molto bassi sopra lo stesso

Il giorno 23 una sottilissima falce di Luna crescente sarà in mezzo tra Venere e Giove nel cielo ad Ovest al tramontar del Sole

Il giorno 24 la Luna si sarà avvicinata ancor più a Venere formando un bel duetto da fotografare con un teleobiettivo medio intorno ai 200 mm di focale

Il giorno 25 la Luna sarà in prossimità delle Pleiadi ed anche questo sarà un bel soggetto da fotografare con focali non oltre gli 85mm

Il giorno 27 la Luna, Marte, e l’ammasso stellare M35 saranno in congiunzione anch’essi, fotografabili in un’unica immagine con focali non oltre i 100mm

Il giorno 28 Mercurio e Giove saranno in congiunzione al tramonto ad Ovest, ma per poterli osservare dovrete avere un orizzonte veramente sgombro, meglio se in riva al mare.

Venere:

Ultimato il periodo di osservabilità di Giove coi transiti dei suoi satelliti, questo mese ci dedicheremo maggiormente all’osservazione di Venere, il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole, che orbitando più internamente alla Terra sarà osservabile in questo periodo non troppo lontano dall’orizzonte dal tramonto e per le prime ore della sera. Non potendo osservarlo alto nel cielo, la sua visione sarà influenzata dal maggior spessore dell’atmosfera che la luce dovrà attraversare venendone in parte dispersa con la formazione di fastidiosi aloni intorno al pianeta. Per ovviare all’inconveniente si dovrà utilizzare un correttore di dispersione atmosferica che producendo un’aberrazione cromatica opposta eliminerà o ridurrà fortemente il problema.

Il pianeta Venere, ripreso da Legnano il 7 aprile 2020. Foto: V. Marinoni

Come la Luna anche Venere presenta delle fasi durante il suo periodo di rivoluzione intorno al Sole apparendo parzialmente illuminato, anche se più luminoso, quando è più vicino alla Terra, e totalmente illuminato, ma meno luminoso, quando si trova alla congiunzione superiore cioè dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra.

All’inizio di marzo Venere ci apparirà illuminato al 85,7% con magnitudo – 3,94 e con un diametro apparente di 12,2“; a fine mese, mentre si sta progressivamente avvicinando alla Terra, sarà illuminato al 77,5% (quindi la sua fase decrescerà) con magnitudo – 4,01 (sarà quindi più luminoso) e con un diametro apparente di 13,99“.

Venere è il terzo corpo celeste più luminoso del cielo dopo il Sole e la Luna ed è visibile anche di giorno, a patto di riuscire ad individuarlo, ma essendo la sua luminosità dovuta alla spessa coltre di dense nubi di anidride carbonica e acido solforico che riflettono molto la luce del Sole non è possibile osservarne la configurazione del suolo, e così ci limiteremo a percepire le sfumature cromatiche della sua atmosfera aiutandoci con filtri ad hoc che ne evidenziano la composizione; i filtri più indicati per questo scopo sono il Verde, il Violetto e il Giallo chiaro.

Luna:

Questo mese parleremo di uno dei più bei crateri della zona est della superficie lunare, ben visibile nei primi giorni dopo la luna nuova: Petavius. Purtroppo non dispongo (per il momento…) di immagini mie, quindi ricorro a Wikipedia oppure potete sempre andare su qualche atlante lunare per vederne in dettaglio la struttura.

Il cratere Petavius, ripreso dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter. Fonte: Wikipedia/LROC WAC

Come dicevamo è sicuramente uno dei crateri che richiamano l’attenzione dell’osservatore nei primi giorni dopo la Luna nuova, è situato a Sud del Mare Fecunditatis e prende il nome dal teologo e storico Denis Petau, latinizzato in Petavius, che visse in Francia dal 1583 al 1652.

Nel dettaglio ha un diametro di circa 180 Km con bordi scoscesi che si alzano per più di 3 km dal fondo del cratere che al suo interno ha un gruppo di montagne con cime di oltre 1500 metri, mentre il suolo è disseminato di collinette, crepacci e piccoli crateri. La struttura però che appare più evidente all’osservatore è un profondo solco che lo attraversa da sud ovest fino al centro per poi proseguire con minor larghezza verso nord, ben visibile anche con un telescopio amatoriale. Questo solco si è formato probabilmente in seguito all’assestamento del bacino lavico in fase di raffreddamento.

Se osservato con luce radente, l’ombra delle montagne centrali si estende fin quasi al bordo del cratere. I periodi migliori per l’osservazione sono il giorno 9 (due giorni dopo la Luna piena) e il giorno 24 (tre giorni dopo la Luna nuova)

Pianeti:

Mercurio si potrà osservare nei primissimi giorni di marzo in congiunzione con Saturno quando sorgerà mezz’ora circa prima del Sole nel cielo a Sud-Est; successivamente la sua distanza dal Sole si ridurrà sempre più fino alla congiunzione del 17, dopodiché si allontanerà progressivamente per essere di nuovo visibile subito dopo il tramonto sopra l’orizzonte ad Ovest. Il giorno 27 sarà in congiunzione con Giove e a fine mese tramonterà oltre un’ora dopo il Sole.

Venere sarà ben visibile per tutto il mese nelle prime ore della sera. A inizio mese la sua magnitudo sarà -3,94, sarà illuminato per oltre l’85% e tramonterà un paio d’ore dopo il Sole, mentre a fine mese avrà raggiunto magnitudo -4,02, sarà illuminato per il 77% e tramonterà oltre tre ore dopo il Sole. Il giorno 30 sarà in congiunzione con Urano

Marte sarà visibile per buona parte della notte e per tutto il mese, anche se allontanandosi dalla Terra si ridurranno sia la sua luminosità che il suo diametro apparente, passando da magnitudine +0,4 e diametro 8“ a inizio mese a magnitudine + 0,88 e diametro 6“ a fine mese. Il giorno 28 sarà in congiunzione con la Luna e l’ammasso stellare M35

Giove inizia il mese in congiunzione con Venere al quale resterà vicinissimo anche il giorno successivo. Nel corso del mese si abbasserà sempre più sopra l’orizzonte riducendo notevolmente il tempo per l’osservazione, a fine mese infatti tramonterà poco più di mezz’ora dopo il Sole. Manterrà comunque una buona luminosità intorno a magnitudine -2,05. Il giorno 27 sarà in congiunzione con Venere

Saturno sarà difficile da osservare per tutto il mese perché bassissimo sull’orizzonte Est/ Sud-Est. Il giorno 2 sarà in congiunzione con Mercurio, visibili per pochi minuti prima del sorgere del Sole. Solamente verso la fine di marzo si potrà tentare l’osservazione in quanto sorgerà circa un’ora prima del Sole, anche se la sua luminosità sarà molto limitata (magnitudine +0,94). Essendo molto vicino al Sole bisognerà prestare molta attenzione per non puntare binocoli o telescopio verso la nostra stella con gravi danni per la vista.

Urano sarà visibile tra le costellazioni dell’Ariete e della Balena nelle prima ore della sera. Il giorno 24 sarà in congiunzione con la Luna e il giorno 30 con Venere. La sua scarsa luminosità (magnitudine + 5,84) ne renderanno difficoltosa l’individuazione e quindi potremo approfittare della congiunzione con Venere per trovarlo più facilmente.

Nettuno non si potrà osservare questo mese perché vicino al Sole col quale sarà in congiunzione il giorno 15

Stelle variabili, Stelle cadenti, Comete, Asteroidi e Pianeti nani

Animazione ottenuta dalle immagini raccolte nel febbraio del 2015 dalla sonda Dawn. Fonte: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

Cerere, il maggior asteroide della fascia principale oggi considerato un pianeta nano, attraverserà nel mese di marzo la zona di cielo dove sono visibili sullo sfondo le numerose galassie dell’ammasso della Vergine e sarà interessante seguirne il percorso facendo delle riprese fotografiche che ne evidenzino il movimento partendo dal giorno 1 quando sarà vicino alla galassia M90 per spostarsi poi verso la Catena di Markarian che raggiungerà il giorno 12 e poi ancora quando sarà vicinissimo alla galassia M100, che in inglese è chiamata “Blowdryer” cioè “galassia Asciugacapelli” (!) il giorno 25. La sua luminosità raggiungerà la massima magnitudine di +7,00 il giorno 22 quando si troverà in opposizione al Sole.

Luce Zodiacale:

Luce zodiacale, ripresa all’Osservatorio ESO-La Silla in Cile. Fonte: ESO/Y. Beletsky

Anche quest’anno in prossimità dell’equinozio primaverile, che sarà il giorno 20, sarà possibile osservare la luce zodiacale dovuta alla riflessione della luce del Sole da parte di particelle di polveri presenti lungo il piano orbitale.  Dopo 90 minuti che il sole è tramontato, queste polveri rischiarano con una debolissima luce il cielo ad ovest sud/ovest per circa un’ora e mezza. Per riuscire a scorgerla è indispensabile osservare in assenza della Luna e da luoghi particolarmente bui, quindi i giorni migliori saranno dal 12 al 23 del mese. Per la fotografia è più indicato un grandangolo e servirà un cavalletto che permetta di effettuare pose sufficientemente lunghe in modo da evidenziare la debole luce senza però sovraesporre l’immagine. Sarà bene effettuare più riprese intervallate, così da verificare successivamente l’effettiva presenza della luce zodiacale nelle immagini. Per orientare correttamente la macchina fotografica basterà puntarla a metà strada della linea immaginaria che collega Marte a Venere

Cieli sereni

Vittorio