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Ott 23

A proposito di transiti…

Da un po’ di tempo molti astronomi e tanti astrofili sono impegnati nella ricerca di pianeti nei sistemi extrasolari utilizzando il metodo dei transiti.

In pratica si tratta di misurare la variazione di luminosità di una stella in modo molto accurato così da coglierne la diminuzione di luminosità e, se l’evento si ripresenta con regolarità, molto probabilmente è dovuto ad un pianeta che transitando davanti alla stella ne occulta in parte la luce che arriva a noi.

Lo stesso metodo è utilizzato per individuare anche satelliti che orbitano intorno ad un pianeta del nostro sistema solare o di esopianeti appartenenti ad altri mondi.

La maggior parte degli astrofili che non dispongono di strumenti professionali si accontentano di osservare il transito dei satelliti Galileiani di Giove, anche perché essendo abbastanza frequente, oltre che interessante, ci permette di programmarlo secondo le nostre comodità.

In questo periodo in cui Giove risplende alto nel cielo per quasi tutta la notte siamo fortemente stimolati all’osservazione ed alla ripresa fotografica di questo particolare tipo di eventi.

Ganimede, Europa e le relative ombre sul disco di Giove. Foto: V. Marinoni

La scorsa notte approfittando di condizioni metereologiche ed orarie favorevoli ho colto l’occasione per fotografare il transito di Ganimede ed Europa davanti a Giove.

I transiti di Ganimede ed Europa, ripresi da Legnano. Foto: V. Marinoni

L’immagine ripresa dal balcone di casa mostra Ganimede che ha ormai abbandonato la superficie di Giove, mentre la sua ombra vi è ancora presente, ed Europa che lo sta per abbandonare mentre la sua ombra è in prossimità della Grande Macchia Rossa.

Per dovere d’informazione vi indico il metodo utilizzato per realizzare questa immagine.

Si tratta di un breve filmato eseguito con una camera CMOS planetaria a colori in grado di fotografare alcune decine di fotogrammi al secondo (26 per l’esattezza in questo caso) successivamente elaborato con il software RegiStax (liberamente scaricabile da internet) che è in grado di sommare tra di loro le immagini migliori ottenendone una finale ad alta risoluzione.

Questo metodo, ampiamente utilizzato dagli astrofili, permette di ridurre notevolmente il “mosso” dovuto al movimento delle masse d’aria dell’atmosfera dando maggior nitidezza all’immagine.

E’ altresì necessario disporre di un telescopio ben collimato e di adeguata lunghezza focale e diametro, anche se non sempre strumenti di maggiori dimensioni danno migliori risultati, specialmente sotto i nostri cieli, come abbiamo successivamente avuto modo di verificare con Marco ed Andrea coi quali mi sono recato presso l’Osservatorio Città di Legnano per riprendere lo stesso evento.

Di seguito alcuni dati tecnici:

Telescopio Schmidt Cassegrain Celestron C8, diametro 200 mm, lunghezza focale 2000 mm su montatura computerizzata i-Optron C40 (senza usare l’autoguida)
Camera di ripresa ZWO ASI 385MC a colori
velocità di ripresa 26 fotogrammi al secondo (gain 50, esposizione 39 ms)
3000 fotogrammi successivamente elaborati con programma RegiStax

Se abbiamo stimolato il vostro interesse vi ricordiamo che altri transiti avverranno nei prossimi giorni (25; 26; e 27 ottobre) come meglio indicato negli “Appuntamenti celesti di ottobre” al quale vi rimandiamo per ulteriori notizie di astronomia.

Cieli sereni,

Vittorio