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Feb 02

Appuntamenti celesti di febbraio 2022

Allineamenti e Congiunzioni:

Il mese inizia con Venere e Marte vicini visibili prima del sorgere del Sole sopra l’orizzonte a Sud-Est e si avvicineranno ulteriormente tra loro nei giorni successivi.

Il giorno 3 al tramonto osservando l’orizzonte a Sud-Ovest potremo scorgere Giove in congiunzione con una sottilissima falce di Luna crescente illuminata al 3%. Poco sopra la luna potremo individuare con l’aiuto di un telescopio Nettuno che sarà in congiunzione strettissima con la stella HIP 115953 quasi della stessa magnitudine. Sarà quindi interessante distinguere la diversa colorazione tra il lontano pianeta e la stella.

Il giorno 5 Marte sarà in congiunzione con l’ammasso stellare M22 nel Sagittario  e sarà interessante sia osservarli che fotografarli utilizzando un piccolo telescopio

Il giorno 7 la Luna illuminata al 43% sarà in congiunzione con Urano di Mag. +5,8

Il giorno 9 la Luna sarà in congiunzione con le Pleiadi

Il giorno 14 Venere Marte e Mercurio saranno in congiunzione sopra l’orizzonte a Sud-Est prima dell’alba

Il giorno 27 Venere e Marte saranno in congiunzione con una sottile falce di Luna calante sopra l’orizzonte a Sud/Est 

Transiti e congiunzioni tra i satelliti Gioviani:

Ultimissime occasioni per osservare i satelliti Galileiani di Giove transitare davanti al pianeta perché lo stesso anticiperà ogni sera il suo tramonto, come del resto si ridurrà anche la sua altezza nel cielo.

Giorno 3, ore 17: potremo osservare davanti alla superficie di Giove sia Ganimede che la sua ombra. Ganimede ultimerà il transito alle 18:00 mentre la sua ombra sarà ancora presente fino al tramonto del pianeta.

Giorno 9, ore 14:30: Io e la sua ombra saranno presenti sulla superficie di Giove anche se poco evidenti perché il fenomeno si verificherà in pieno giorno.

Giorno 16, dalle 15:30 alle 18:30: Io inizierà a transitare davanti a Giove seguito dalla sua ombra fino alle 18:30

Non segnaliamo transiti dei giorni successivi in quanto la visibilità del pianeta sarà troppo ridotta per garantire osservazioni apprezzabili.

Luna:

Questo mese proponiamo un’immagine della superficie Lunare che ritrae la zona sud est del nostro satellite incentrata sul cratere Janssen che prende il nome dall’astronomo francese Pierre Janssen (1824-1907).

Dettaglio della superficie lunare con i crateri citati nel testo. Foto: V. Marinoni

Il cratere Janssen, di circa 190 Km di diametro, è una formazione con bordi poco elevati e danneggiati da numerosi crateri d’impatto come Fabricius a nord-est e Lockyer a sud-ovest. Al suo interno oltre a numerosi craterini, collinette e rilievi di varie dimensioni ospita un lungo solco denominato Rimae Janssen che partendo dal bordo inferiore del cratere Fabricius si estende verso sud con andamento lievemente circolare. Altro cratere interessante è Pisticus che prende il nome da un matematico tedesco del 16° secolo e che al suo interno ospita una montagna in parte danneggiata da un altro cratere più piccolo. Pisticus che ha un diametro di circa 80 Km è conosciuto in quanto è stato protagonista di un fenomeno transitorio (i cosidetti LTP,  Lunar Transient Phenomena)  documentato fotograficamente. Poco più sopra possiamo notare il cratere Riccius dedicato al Gesuita italiano Matteo Ricci, che spese gran parte della sua vita missionario in Cina.  Il cratere di poco più di 70 Km di diametro appare letteralmente bombardato con numerosi crateri d’impatto sia sui bordi che nel fondo. Tutta l’area appare tormentata con strutture danneggiate e consumate nel tempo ma anche con formazioni più nette che denotano una formazione più recente. Il periodo migliore per l’osservazione saranno i giorni 5 oppure 20 febbraio, cioè 5 giorni dopo la Luna nuova o 4 giorni dopo la luna piena.

Pianeti:

Nella prima parte del mese Mercurio sarà visibile a Sud-Est non lontano da Venere e Marte con i quali formerà un terzetto il giorno 14 circa un’ora prima del sorgere del Sole. Il giorno 16 sarà alla massima elongazione Est separato dal Sole di 26,3° dopodiché si riavvicinerà lentamente alla nostra stella e a fine mese sarà in congiunzione con Saturno e una sottile falce di Luna calante illuminata al 4%

Venere splenderà per tutto il mese prima del sorgere del Sole sopra l’orizzonte a Sud-Est; il giorno 1 sarà di magnitudine – 4,8 illuminato al 15,4%  e sorgerà circa 2 ore prima del Sole, mentre a fine mese sarà di magnitudine – 4,7 illuminato al 37,5% e sorgerà circa 2 ore e 20 minuti prima del Sole

Marte sarà vicino a Venere e pertanto sarà anch’esso visibile tutto il mese a Sud-Est prima del sorgere del Sole, anche se con molta più difficoltà del luminosissimo Venere in quanto non supererà magnitudo + 1,2

Giove sarà meglio visibile nella prima parte del mese quando tramonterà 2 ore circa dopo il Sole mentre a fine mese il ritardo sarà di appena una decina di minuti. La sua luminosità resterà pressoché la stessa con magnitudine – 2

Saturno sarà praticamente inosservabile nella prima parte del mese perché vicinissimo al Sole col quale sarà in congiunzione il giorno 4, mentre a fine mese sorgerà circa mezz’ora prima dello stesso sopra l’orizzonte ad Est in compagnia di Mercurio, anche se la sua magnitudine intorno a +0,8 e l’altezza bassa sopra l’orizzonte ne renderanno difficile l’individuazione

Urano sarà visibile tra le costellazioni dell’Ariete e della Balena per tutto il mese, anche se solo nella prima parte della notte in quanto già ad inizio mese tramonterà poco dopo la mezzanotte

Nettuno sarà visibile tra le costellazioni dei Pesci e dell’Acquario nella prima parte della notte perché tramonterà intorno alle 21 a inizio mese e intorno alle 19 a fine mese

Sia per l’osservazione di Urano che di Nettuno sarà necessario utilizzare un telescopio essendo i due pianeti rispettivamente di magnitudine +5,7 e +7,8

Stelle variabili, Stelle cadenti, Comete e Asteroidi

La cometa C/2020 F3 NEOWISE dal Mottarone, 21 luglio 2020. Foto: A. Sommi e V. Marinoni

Il giorno 2 la cometa 19P/Borrelly raggiungerà il perielio (minima distanza dal Sole), la sua luminosità dovrebbe essere massima intorno a magnitudine + 8 e sarà visibile in prossimità della stella Mu Piscium nelle prime ore della sera perché tramonterà intorno alle 23. Nei giorni successivi si sposterà verso la costellazione dei Pesci e il giorno 21 sarà a metà strada tra Hamal (alfa Aries) e Urano

L’altra cometa visibile nel mese, la C/2019L3 Atlas, sarà rintracciabile tra le stelle della costellazione dei Gemelli in prossimità della stella Mebsuta (epsilon Geminorum) e sarà meglio osservabile nei primi giorni di febbraio in assenza della Luna, e nei giorni 2 e 3 si potrà fotografarla insieme all’ammasso stellare aperto NGC2266.

Deep-Sky:

I primi giorni del mese saranno i più indicati per l’osservazione degli oggetti del profondo cielo in quanto la Luna non sarà presente disturbandone l’osservazione. Ammassi stellari e stelle doppie saranno a portata di binocoli, mentre per oggetti più evanescenti come galassie e nebulose si dovranno utilizzare telescopi di maggior diametro e camere di ripresa fotografiche. Per chi dispone di un binocolo (meglio sarebbe un 10×50) consigliamo di osservare nella costellazione di Orione le nebulose M42 e M43 facilmente individuabili sotto le tre stelle della cintura e gli ammassi stellari M44 (Alveare) e M67 (Golden eye) nella costellazione del Cancro, NGC 2264 (Albero di Natale) nella costellazione dei Gemelli, e M47 e M41 (Piccolo alveare) nella costellazione del Cane Maggiore (per intenderci nei pressi di Sirio)

Nebulosa “Testa di Scimmia”, Sh2-252. Foto: V. Marinoni

Per chi dispone invece di telescopio e camere di ripresa le nebulose Rosetta, Testa di scimmia, Cono, Fiammeggiante… e chi più ne ha più ne metta….sono sempre disponibili a farsi fotografare…

Buon divertimento e fateci avere immagini e impressioni, saranno graditissime!

Cieli sereni

Vittorio