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Set 14

Marte, gioiello d’autunno

Marte, il Pianeta Rosso. Fonte: NASA/JPL

Come anticipato nella consueta rubrica sugli appuntamenti celesti del mese, Marte diventerà la star indiscussa delle notti di tarda estate e poi d’autunno. Il pianeta rosso infatti si sta avvicinando ad una nuova grande opposizione (la configurazione planetaria che prevede che il nostro pianeta si trovi allineato con Marte mentre il Sole è alle nostre spalle), migliore anche delle ultime due avvenute nel 2003 e nel 2018.

Infatti, nel mese di ottobre Marte disterà solo circa 62 milioni di km ma già all’inizio del mese di agosto ha raggiunto il perielio e nonostante inizi ad incrementare la sua distanza dalla nostra stella, il nostro pianeta sta lentamente inseguendolo nella sua orbita per raggiungerlo. Questa combinazione di perielio e opposizione (nota come opposizione perielica) fa sì che il pianeta rosso risulti particolarmente luminoso e con diametro apparente ben apprezzabile. Ma ciò che rende questa opposizione davvero eccezionale è che Marte sarà molto favorevolmente alto nel cielo e questo permetterà osservazioni molto vantaggiose e ricche di dettagli; rispetto all’ultima opposizione del 2018, a metà ottobre sarà ben 30° più alto, libero da foschie e nebbie.

Il percorso di Marte nel cielo, da luglio 2020 a fine gennaio 2021. Elaborazione di F. Rama utilizzando Stellarium.

Marte ha già cominciato a dare spettacolo, con un balletto celeste assieme alla Luna, come mostrato nelle prime immagini del nostro socio Vittorio. Già nelle prime ore della notte il Pianeta Rosso è ben visibile nel cielo ad Est, mentre la coppia Saturno-Giove si avvia al tramonto verso Ovest.

Allineamento Marte e Luna. Cervatto (VC), 5 settembre 2020. Foto: V. Marinoni

Congiunzione Marte e Luna. Cervatto (VC), 6 settembre 2020. Foto: V. Marinoni

Ma quali caratteristiche cercare sulla superficie marziana? Un aiuto lo fornisce la magnifica mappa fotografica qui sotto, gentilmente messa a disposizione dall’astrofotografo britannico Damian Peach, che ringraziamo. Sicuramente le più evidenti saranno le calotte polari, soprattutto la calotta del Polo Sud che sarà orientata verso la nostra linea di vista nonostante a causa dell’inizio dell’estate nell’emisfero sud di Marte avrà dimensioni certamente ridotte.

Mappa della superficie di Marte realizzata durante l’opposizione del 2005 dall’astrofotografo britannico Damian Peach.

La Calotta Polare Nord si troverà inclinata fuori visuale e perciò non direttamente visibile all’oculare. Sarà però possibile notare il chiarore provocato dalle nubi invernali sulla regione polare nord.

Ai ghiacci dei poli si aggiungono le formazioni basaltiche di Syrtis Major, grande scudo vulcanico scuro che spicca per contrasto con i deserti di sabbie rosse-arancioni. O il Mare Thyrrenum a sud-ovest della Syrtis oppure ancora si può provare ad individuare il più alto vulcano (spento) del sistema solare: Olympus Mons che si eleva per ben 25 km nel bel mezzo della pianura di Amazonis.

Il pianeta Marte, ripreso da Legnano il 15 settembre 2020. Ripresa ed elaborazione: V. Marinoni

Marte, il 18 settembre 2020 con l’indicazione delle formazioni superficiali. Foto ed elaborazione: V. Marinoni

Interessanti da osservare sono anche i fenomeni atmosferici: nuvole isolate che si formano sul bordo orientale durante il mattino marziano o sul bordo occidentale verso il tramonto. E visto che l’estate marziana è iniziata il 3 settembre, è il momento di tenere d’occhio la formazione di tempeste di sabbia che si scatenano più frequentemente in questa stagione.

Anche se l’osservazione di Marte può essere impegnativa per le piccole dimensioni del pianeta rosso, è senza dubbio molto stimolante e gratificante per chi con costanza e pazienza si accinge a questa sfida. Perciò è tempo di preparare telescopi, oculari e fotocamere. Buone osservazioni!