Una nuova uscita naturalistica per il nostro socio Alberto che, nonostante le limitazioni impresse dalla situazione sanitaria, non ha perso l’occasione di documentare la presenza di questo variopinto uccello nel parco del Ticino.
Infatti le colonie di nidificazione sono numerose in Italia, concentrate quasi esclusivamente in pianura e collina. La specie, migratoria, è molto numerosa nella pianura padana dove arriva tra la fine di Aprile e Maggio per ripartire poi ad Agosto inoltrato.
Lungo il fiume Ticino vi sono zone dove la presenza dei gruccioni è numerosa da molti anni e non è difficile notarli mentre volano sulle acque del fiume. Per poterli osservare e fotografare occorre però essere molto discreti e poco rumorosi, cercando di mimetizzarsi con l’ambiente indossando abiti poco sgargianti o magari utilizzando ripari costruiti ad hoc. Indispensabile ovviamente munirsi di binocolo e macchina fotografica, ma anche di fogli e matite per chi è portato al disegno.
Come la maggior parte degli animali risente molto degli sconvolgimenti climatici e dai danni causati dall’uomo, ma chi saprà osservarli con calma, pazienza, discrezione e assiduità verrà ripagato dai Gruccioni (ma questo vale per qualsiasi animale) facendovi vivere grandi emozioni e sapranno stupirvi con i loro sgargianti colori, i voli acrobatici ed i loro comportamenti sociali.
Il Gruccione (Merops apiaster) è un uccello variopinto molto bello, appartenente alla famiglia Meropidae. Di corporatura esile, può raggiungere una lunghezza di 26–29 cm incluse le due penne allungate della coda e la sua apertura alare può raggiungere i 40 cm. Pesa fra i 50 e 70 grammi.
Il piumaggio è variopinto, a grandi linee castano superiormente e azzurro inferiormente, è “dipinto” anche di giallo, verde, nero, e arancione. La conformazione della coda è utile per il riconoscimento degli esemplari giovani rispetto ai gruccioni maturi: le penne della coda dei giovani sono di lunghezza simile, mentre gli adulti hanno penne timoniere centrali più lunghe.
Maschio di Gruccione (Merops apiaster) che offre una preda alla femmina. Parco del Ticino. Foto: A. Sommi |
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Il becco è nerastro, lungo e leggermente ricurvo verso il basso. Le zampe sono marroni-grigiastro. I sessi sono fra loro simili, si differenziano per dimensioni leggermente diverse e per bordature del piumaggio della testa un po’ più marcate. Il verso tipico è un trillo ripetuto continuamente. Il suono singolo indica normalmente la posizione e l’assenza di pericolo, il suono ripetuto viene usato come allarme.
Benché il nome in inglese del Gruccione sia “Bee- eater”, ossia “Mangiatore di Api”, in realtà esso si nutre di vari insetti alati che cattura in volo. Non solo api quindi, ma anche libellule, cicale, farfalle, coleotteri, bombi, vespe). In genere le prede velenose vengono ingoiate dopo essere state sfregate su un ramo per staccare il pungiglione ed eliminare il veleno. La tecnica di caccia più diffusa comporta l’individuazione da un posatoio della preda con l’ottima vista di cui dispone ed il rapido involo per catturarla. In un giorno un Gruccione può mangiare circa 225 insetti! quindi può anche arrecare danni ingenti agli apicoltori se situati nelle zone di nidificazione.
Durante il corteggiamento (molto caratteristico) il maschio conquista la femmina offrendole del cibo e continua a portarle delle prede finché essa non ha finito di deporre le uova. I gruccioni si riproducono in colonie, sono socievoli e generalmente monogami, spesso i genitori sono coadiuvati da “aiutanti” maschi, fanno il nido (entrambi i genitori partecipano alla costruzione), preferibilmente lungo le rive e gli argini alti e sulle pareti verticali di argilla e arenaria dei fiumi, posizionati in zone assolate ma con presenza di alberi, di solito tra maggio e giugno. Scavano un cunicolo lungo anche 3-5 metri in fondo al quale depongono 5-8 uova sferiche in una sola covata all’anno. Sia il maschio che la femmina si prendono cura delle uova che vengono covate per circa 20 giorni. I giovani diventano indipendenti a 1-2 mesi di età e la maturità sessuale viene raggiunta entro il primo anno.
Mediamente i Gruccioni vivono meno di 6 anni. I loro predatori più comuni sono i serpenti, la lucertola ocellata e il nibbio bruno. Uccelli migratori, i Gruccioni migrano su lunghe distanze spostandosi prevalentemente di giorno. Passano l’inverno in Africa tropicale ma con una distribuzione divisa in 2 blocchi separati: una parte in Africa orientale e meridionale e un’altra in Africa occidentale. Ha due rotte principali di migrazione: i gruccioni che nidificano in primavera nel sud-ovest dell’Europa in autunno attraversano il Sahara orientale, passando dallo stretto di Gibilterra, e si dirigono verso l’Ovest dell’Africa. Invece i gruccioni che nidificano nell’est dell’Europa si dirigono in Africa passando da Israele.
Testo, foto e filmati: Alberto Sommi