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Ott 30

11 novembre: transito di Mercurio

Partendo dal Sole, la Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza. Può capitare quindi che in particolari circostanze Mercurio o Venere, che hanno l’orbita più interna, si trovino allineati tra noi e la nostra stella. In questo caso con un piccolo telescopio (opportunamente schermato!) si può osservare il loro “transito” sul disco solare. Passando davanti al Sole, il pianeta si renderà visibile come un dischetto nero e l’attraversamento può durare da qualche minuto a qualche ora. Questo evento sarebbe molto più frequente se l’orbita del pianeta fosse sullo stesso piano di quella terrestre, ma ciò non si verifica.Nel caso di Mercurio, il piccolo pianeta si muove su un percorso inclinato di 7 gradi rispetto all’eclittica intersecando il suo piano in due punti detti “nodi” che la Terra incontra ai primi di maggio e ai primi di novembre. Se in quell’occasione il sistema Sole-Mercurio-Terra è sufficientemente allineato assisteremo al passaggio, naturalmente solo prospettico, del pianeta sul Sole.

Transito di Mercurio del 9 maggio 2016, ripreso dalla sonda Solar Dynamics Observatory. Fonte: NASA’s Goddard Space Flight Center/SDO/Genna Duberstein

Queste condizioni si verificheranno lunedì 11 novembre e Mercurio, che transita nel nodo ascendente della sua orbita e a 101 milioni di km dalla Terra, tornerà ancora una volta ad attraversare il disco del Sole: meteo permettendo, potremo osservare il piccolo pianeta che a causa della distanza apparirà come un piccolo disco nerissimo stagliato sul luminoso disco solare. Ma attenzione: anche se tutti sanno che osservare il Sole senza protezione danneggia la vista e che le protezioni improvvisate possono essere dannose, è opportuno ripeterlo spesso!

Il fenomeno è abbastanza raro, si verifica infatti circa 13 volte per secolo e il fatto che la zona geografica di visibilità non è sempre favorevole ne accresce l’interesse osservativo. Illustri astronomi del passato si occuparono dell’argomento per calcolare le dimensioni e le distanze dei corpi celesti in causa, ma solo chi poteva utilizzare un telescopio poteva vantare osservazioni credibili: Mercurio ha infatti un diametro angolare di circa 12’’, certamente inferiore al potere risolutivo dell’occhio umano. Già Halley, lo scopritore della omonima famosa cometa, andò fino all’isola di S. Elena per l’osservazione del 7 novembre 1677, mentre Keplero fu il primo a prevedere con precisione questo tipo di eventi.

Gli ultimi transiti sono avvenuti l’8 novembre 2006, non visibile dall’Italia, ed il 9 maggio 2016, giornata di pioggia battente per le nostre zone! Il prossimo evento si verificherà invece la mattina del 13 novembre 2032, perciò le sole immagini di cui disponiamo sono quelle del transito ancora precedente del 7 maggio 2003, quando un nutrito gruppo di astrofili Antares si è recato nelle campagne attorno a Legnano per documentare l’evento.

Transito di Mercurio del 7 maggio 2003. La postazione osservativa. Foto: M. Moggi

Transito di Mercurio del 7 maggio 2003. Iniziano le riprese. Notare i telescopi rigorosamente schermati per l’osservazione in sicurezza del Sole. Foto: M. Moggi

Transito di Mercurio del 7 maggio 2003. Telescopio Celestron C8 + duplicatore 2X e filtro Astrosolar ND5. Foto: A. Sommi

Transito di Mercurio del 7 maggio 2003. Telescopio Celestron C8 + duplicatore 2X e filtro Astrosolar ND5. Foto: A. Sommi

Transito di Mercurio del 7 maggio 2003. Telescopio rifrattore acromatico D 60mm F 15 con filtro in vetro. Foto: A. Sommi

Transito di Mercurio del 7 maggio 2003. Telescopio rifrattore acromatico D 60mm F 15 con
filtro in vetro. Foto: A. Sommi

Il transito di quest’anno è poco favorevole per l’Italia, poiché inizia con il Sole già nell’arco discendente del suo percorso nel cielo ed andrà al tramonto intorno alle 17, poco dopo che Mercurio abbia raggiunto circa la metà del disco solare. Per osservare il transito nella sua interezza occorrerebbe spostarsi di alcune migliaia di chilometri verso occidente: perché non fare un salto alle Canarie o, meglio, sulla costa Est degli Stati Uniti?

Questi sono gli orari esatti e le circostanze del fenomeno, calcolati per Legnano:

EventoOrario ( h m s )Altezza
Primo contatto (contatto esterno)13:35:27+23°58’
Secondo contatto (contatto interno)13:37:08+23°51
Distanza angolare minima dal centro16:19:35+05°12’
Terzo contatto (contatto interno)19:02:18-21°44’
Ultimo contatto (contatto esterno)19:03:59-22°02’

Fonte: FRAM

Non ci resta che sperare in buone condizioni meteorologiche per poter osservare un transito decisamente spettacolare. Mi raccomando ancora: il Sole non perdona! non bisogna assolutamente guardare direttamente il Sole né ad occhio nudo, né tantomeno con telescopi, binocoli, cellulari o fotocamere non filtrate: i danni alla retina sono assolutamente irreparabili.