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Lug 09

Amanita verna in Valle Bognanco

Le condizioni climatiche di questo inizio d’estate, in ambienti particolarmente adatti hanno favorito la fruttificazione delle specie fungine tipiche del periodo; in questo contesto è stato possibile osservare alcuni esemplari di Amanita verna, specie notoriamente legata ad ambienti mediterranei, considerata per questo motivo molto rara sulle Alpi e Prealpi occidentali. Nella bassa Valle Bognanco, la segnalazione di un assiduo frequentatore ha consentito di localizzare più di una stazione di crescita di questa specie. La prima esperienza risale al 2016; le due annate successive, forse per l’eccessiva siccità, non hanno mostrato fruttificazioni mentre quest’anno la tarda primavera molto piovosa e il successivo repentino aumento delle temperature hanno fornito le condizioni adatte allo sviluppo di carpofori, in numero anche superiore a quanto osservato in precedenza.

Amanita verna si caratterizza per il colore bianco in tutte le parti, fatta eccezione per la possibile presenza di lievi sfumature ocracee sul cappello, specialmente con tempo asciutto. Il cappello ha forma sferoidale nel giovane, chiuso attorno al gambo; quindi si presenta convesso e solo a completo sviluppo può mostrare una superficie piana; il margine non è striato. Raggiunge dimensioni medie, con diametro del cappello tra 5 e 8 cm; il gambo è slanciato, cilindrico, solitamente dritto, più di rado tortuoso, con un diametro compreso tra 8 e 15 mm. Il piede del gambo è bulboso, sferoidale, munito di volva membranosa, persistente e poco o per niente aperta. La posizione dell’anello è subapicale, quasi a contatto con le lamelle. La distinzione da Amanita phalloides var. alba richiede l’osservazione di dettagli come la cuticola, liscia e sericea per la presenza di fibrille quasi invisibili ad occhio nudo, molto più minute che in A. phalloides dove rappresentano una caratteristica tipica. Anche il gambo mostra una lieve fioccosità irregolare, ben diversa dalla tipica zebratura di A. phalloides osservabile anche nelle forme completamente candide. Specie termofila, Amanita verna forma micorrize con varie specie di latifoglie, con preferenza per il terreno calcareo; l’osservazione di alcuni dettagli floristici nei luoghi dei nostri ritrovamenti lascia ipotizzare la possibile presenza di calcare. La fruttificazione avviene solitamente in tarda primavera o inizio estate, ma può verificarsi anche in autunno.

Amanita verna è una specie mortale; causa sindrome falloidea, esattamente come le congeneri A. phalloides e A. virosa. Il pericolo principale è la confusione con alcune specie bianche di Agaricus, che comunque presentano lamelle colorate già negli esemplari giovani; particolarmente evidente la somiglianza con Leucoagaricus leucothites, specie peraltro da non considerare commestibile. In tutti i casi la presenza della volva dovrebbe essere sufficiente a distinguere l’Amanita; in questa specie la volva permane tuttavia spesso nel terreno, passando inosservata. La raccolta di esemplari incompleti comporterebbe quindi rischi inaccettabili.

Le tre immagini seguenti mostrano due esemplari in diverse fasi di sviluppo di Amanita verna (Bull.) Lam. fotografati in Valle Bognanco nel luglio del 2016. Le ultime due immagini si riferiscono agli attuali ritrovamenti, in una diversa stazione di crescita sempre in Valle Bognanco, alla fine di giugno 2019.

Roberto Paniz