Attraversando gli Stati americani del Sud-Ovest ci si rende conto della straordinaria geologia di questi luoghi. Per buona parte della loro storia, infatti, Utah, Colorado, Nevada e Montana si trovavano sul fondo di oceani poco profondi e relativamente caldi, alternati a diversi periodi di riaffioramento. Questo ha permesso il depositarsi di sedimenti di varia natura che col passare dei millenni si sono consolidati in rocce stratificate, che successivamente sono state sollevate dai fondali oceanici ai livelli attuali dalle forze tettoniche dovute al movimento delle placche continentali.
Lo strato più superficiale di queste rocce, quello che oggi calpestiamo attraversando questi stati, risale al tardo Cretaceo e chi c’era a quell’epoca in giro sul pianeta? I dinosauri! La particolare conformazione delle rocce ha consentito il conservarsi di innumerevoli fossili, tra cui in modo particolare i dinosauri. Perciò non è possibile visitare Utah e Colorado senza imbattersi in almeno un grande giacimento fossilifero ed il relativo museo in cui sono conservati i ritrovamenti.
In particolare, qui ci troviamo al confine tra Utah e Colorado, nella cittadina di Vernal che saluta chi entra nel suo territorio con un bel dinosauro rosa! A buona ragione Vernal si dichiara la “terra dei dinosauri dello Utah”, numerosi sono i ritrovamenti spettacolari avvenuti nella zona e nel piccolo museo cittadino si possono ammirare, accanto ai maestosi dinosauri, anche i fossili di pesci, vertebrati terrestri e una impressionante collezione di foglie fossilizzate.
Poco lontano, appena attraversato il confine col Colorado, si arriva in un luogo incredibile: Dinosaur Park è stato realizzato utilizzando l’intero versante di una collina di marna letteralmente incrostata di ossa fossili di dinosauri di diverse specie, dai giganteschi erbivori come l’Apatosauro ed il Camarasauro, ai dinosauri corazzati come lo Stegosauro e, naturalmente, il terribile carnivoro del tempo: l’Allosauro, simbolo stesso dello stato dello Utah.
Ma è nel Museo di Storia Naturale di Salt Lake City che sono esposti i ritrovamenti più spettacolari: il più recente, che risale al 2013, è Lythronax argestes: definito “il Re del vento dello Utah” è un pro-zio del famigerato Tirannosaurus rex, vissuto circa 80 milioni di anni fa e ovviamente carnivoro. Molti altri sono i reperti che colpiscono la nostra attenzione: dalla collezione di crani di Ceratopsidi, che mostrano l’evoluzione e la diversificazione di questa specie di dinosauri erbivori definiti, non a torto, le “mucche del Cretaceo”, alla ricostruzione di scene di caccia di Allosauri che attaccano un Abidosauro (con fossili reali).
Una sezione del museo è infine dedicata alla megafauna del Pleistocene, con reperti di mastodonti, bradipi giaganti e tigri dai denti a sciabola, che provengono però dalle pozze di catrame di Rancho La Brea Tar Pits, Los Angeles, di cui magari parleremo in un prossimo post (sì, abbiamo visitato anche quelle!)
Testo: Franco Rama – Foto: Franco Rama, Giorgio Rama, Luisa Rivolta