Allineamenti e Congiunzioni:
Giorno 1: Venere sorgerà ad Est in prossimità di Saturno poco prima del Sole
Giorno 3: una falce di Luna crescente sarà in congiunzione con Marte
Giorno 4: Marte sarà in congiunzione con l’Ammasso stellare M44, ottimo soggetto per una fotografia con un piccolo telescopio o teleobiettivo come appare nella simulazione con il software gratuito Stellarium.
Giorno 5: potremo osservare la Luna al primo quarto vicinissima a Regolo, la stella più luminosa nella costellazione del Leone

Congiunzione Marte – Ammasso aperto M44 (“Alveare”). Simulazione con Stellarium
Giorno 23: potremo vedere la Luna all’ultimo quarto sorgere ad Est poco prima del Sole posizionata tra Venere e Saturno
Giorno 24: la Luna sarà in congiunzione con Venere
Giorno 28: una falcetta di Luna crescente illuminata al 4% sarà appena percettibile in congiunzione con Giove sull’orizzonte a Nord-Ovest al tramonto
Giorno 31: la Luna crescente al 27% sarà a metà strada tra Marte e l’Ammasso stellare M44
Luna:
La Luna, grazie alla sua luminosità, è visibile ad occhio nudo anche di giorno con cielo limpido, ma se la volessimo osservare di giorno al telescopio saremmo in grado di riconoscere almeno le principali formazioni sulla sua superficie? Così per pura curiosità ho scattato qualche fotografia nello stesso giorno a poca distanza una dall’altra: la prima all’alba quando era ancora buio e la seconda quasi a mezzogiorno. Devo confessare che speravo in un risultato migliore e non mi sarei aspettato una tale differenza tra le due fotografie che trovate di seguito.
Nella prima sono ben visibili i crateri lungo il terminatore, alcuni già in ombra come Bullialdus e Copernicus, altri parzialmente in ombra come Longomontanus e Casatus e altri ancora illuminati come Scheiner, Lansberg, Reinhold e Philolaus. Altri crateri ben identificabili sono Pythagoras e Riccioli vicino al bordo illuminato, e i più interni Schiller e Hainzel. Ci sono poi i crateri più famosi come Grimaldi, che appare scuro quasi come se fosse un mare, Keplero con le sue evidenti “raggere”, Aristarchus inconfondibile per la sua brillantezza, e lo splendido Gassendi che si affaccia sul Mare Humorum. Molto evidenti sono anche l’Oceanus Procellarum, il Sinus Iridum, il Mare Humorum e i Montes Carpatus tanto per citare quelli che ho evidenziato con le didascalie. Insomma, anche se riprese con un piccolo telescopio le principali formazioni del suolo Lunare sono ben definite e riconoscibili.
Tutt’altra cosa nella seconda immagine dove è possibile riconoscere solamente le formazioni più grandi ma senza definizione dei particolari. Possiamo comunque distinguere abbastanza bene l’Oceanus Procellarum, il Mare Humorum e il Sinus Iridum, i crateri Grimaldi e Aristarchus, così come risulta ben definito il bordo illuminato della Luna mentre la parte in prossimità del terminatore è decisamente evanescente. Se volessimo comunque aguzzare la vista potremmo riconoscere qualche altro cratere come Riccioli e Byrgius, mentre le altre formazioni che erano ben visibili col buio, con la luce del giorno le potremmo osservare con difficoltà senza per altro poterne scorgere i dettagli.
Avrei voluto fare qualche fotografia utilizzando filtri per l’infrarosso, ma mi è mancato il tempo e lascio quindi a voi il compito di indagare meglio questa possibilità che potrebbe migliorare le immagini. Ovviamente l’occhio umano non vede l’infrarosso e pertanto con tali filtri non è possibile l’osservazione direttamente dall’oculare del telescopio, quindi si potranno solamente confrontare le immagini fotografiche per valutarne la differenza.
Pianeti:
Mercurio sarà meglio osservabile nei primi giorni del mese quando sorgerà circa 30 minuti prima del Sole ad Est e avrà una luminosità intorno a Mag -0,07. Nei giorni successivi si avvicinerà sempre più al Sole col quale sarà in congiunzione il giorno 30
Venere a inizio mese sorgerà ad Est circa un’ora e un quarto prima del Sole, al telescopio ci apparirà con una falce crescente illuminato al 29%, avrà una magnitudine di -4,74 e un diametro apparente di 36 arcosec. Nei giorni successivi la porzione illuminata aumenterà fino a raggiungere il 49% a fine mese mentre si ridurranno sia la magnitudine -4,42 che il diametro apparente che sarà di 24 arcsec. Il 24 sarà in congiunzione con la Luna.
Marte a inizio mese sarà visibile nella costellazione dei Gemelli in prossimità di M44 (Ammasso stellare dell’Alveare) che attraverserà nei giorni successivi per poi dirigersi verso la costellazione del Leone. A inizio mese avrà un diametro apparente di 6,55 arcsec e brillerà con magnitudine 0,89 mentre a fine mese il diametro apparente si sarà ridotto a 5,53 arcsec e la luminosità si sarà ridotta anch’essa a 1,23. Il giorno 3 sarà in congiunzione con la Luna, mentre il 31 sarà in mezzo tra la Luna e Regolo.
Giove sarà visibile ancora per tutto il mese nella costellazione del Toro ma solamente nella prima parte della notte. All’inizio del mese tramonterà poco prima della mezzanotte e brillerà di magnitudine -1,98, mentre a fine mese tramonterà poco dopo le 22 e la sua magnitudine si sarà leggermente ridotta a -1,91. Il giorno 28 sarà in congiunzione con la Luna.
Saturno a inizio mese sorgerà ad Est in compagnia di Venere e di Nettuno un’ora e 20 circa prima del Sole. Con una magnitudine di +1,17 sarà difficile da individuare nella luce del crepuscolo anche se Venere ci aiuterà a trovarne la posizione. A fine mese sarà meglio osservabile perché, anche se di magnitudine scarsa +1,08, sorgerà intorno alle 3 di notte col cielo ancora parzialmente scuro. Gli anelli saranno visibili ancora di “taglio” e il diametro apparente con gli stessi si incrementerà nel corso del mese passando da 37,57 a 39,13 arcsec. Nei giorni 22 e 23 sarà in compagnia della Luna prima alla sua destra e poi alla sua sinistra.
Urano questo mese non sarà osservabile perché troppo vicino al Sole col quale sarà in congiunzione il giorno 18
Nettuno che in questo periodo si trova in prossimità di Saturno, sarà meglio osservabile verso la fine mese quando sorgerà prima dell’alba ad Est intorno alle 3 di notte, ed il cielo ancora parzialmente buio ne faciliterà l’individuazione, difficile a causa della sua scarsa luminosità intorno a magnitudine + 7,8
Stelle cadenti:
Il giorno 6 poco prima dell’alba potremo osservare in prossimità di Venere lo sciame meteorico delle Eta-Aquaridi con un ZHR da 5 a 10 meteore per ora. Come dice il nome le scie luminose avranno origine dalla costellazione dell’Acquario e sono dovute ai detriti lasciati nello spazio dalla cometa 1P/Halley.
Il giorno 10 nella seconda parte della notte prima dell’alba del giorno 11 potremo osservare lo sciame meteorico delle Eta-Lyridi con un massimo previsto da 0 a 2 meteore ora. Le scie luminose avranno origine in prossimità di Vega la stella alfa della costellazione della Lyra in direzione Est / Sud-Est
Profondo cielo:
Con le ore di buio che si riducono e con l’ora legale che ritarda ulteriormente la possibilità di osservazione, appena il meteo lo consentirà, approfittate di ogni occasione per scrutare gli oggetti celesti più deboli. L’esplorazione del cielo con un binocolo o un piccolo telescopio ci darà la possibilità di osservare gli ammassi stellari più interessanti siano essi Aperti o Globulari. Gli ammassi Aperti sono formati da decine o centinaia di stelle più o meno giovani nate da una stessa nube di gas e legate tra loro dalla gravità e solitamente ubicate nei bracci delle galassie, mentre gli ammassi Globulari sono di forma sferica e contengono migliaia o milioni di stelle molto vecchie anch’esse nate da una stessa nube di gas e legate tra loro dalla gravità e solitamente ubicate alla periferia delle galassie.
Per programmare la sessione di osservazione vi consigliamo di utilizzare un planetario virtuale con cui potrete scegliere in funzione del periodo e dell’orario a disposizione quali siano meglio visibili. Cercate di evitare le sere in cui la Luna può interferire e utilizzate per l’osservazione un binocolo o un piccolo telescopio. In questo periodo gli oggetti più gettonati sono gli ammassi Aperti M44 (l’Alveare) nella costellazione del Cancro vicino a Marte, e il Doppio Ammasso del Perseo tra le costellazioni di Perseo e di Cassiopea, e gli ammassi Globulari M13 nella costellazione di Ercole e M5 tra le costellazioni della Vergine e del Serpente.
Altri eventi e curiosità:
Il Giorno 2 il pianeta minore Vesta raggiungerà l’opposizione ed essendo di magnitudine +5,7 si potrà osservarlo nella costellazione della Vergine vicino alla stella Rijl al Awwa (HIP 71957). Per poterlo individuare è necessario ricorrere ad un binocolo o ad un piccolo telescopio, anche se in teoria essendo la sua magnitudine inferiore al limite di +6 potrebbe essere visibile ad occhio nudo sotto cieli bui e tersi
Il giorno 11 la Luna raggiungerà l’Apogeo (la massima distanza dalla Terra) e quindi la Luna piena del giorno 12 sarà leggermente più piccola e meno luminosa del solito e viene denominata da alcuni “microMoon” o “miniLuna”, in contrapposizione alla più nota “SuperLuna”.
Cieli sereni
Vittorio


