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Mar 27

Appuntamenti celesti di aprile 2023

Allineamenti e Congiunzioni:

Dal giorno 9 al giorno 13 Venere e le Pleiadi saranno molto vicini e ben visibili ad occhio nudo o ancor meglio con un binocolo e meriterebbero una bella foto

Il giorno 16 prima dell’alba potremo osservare la Luna in congiunzione con Saturno, visibili ad Est / Sud-Est molto bassi sopra l’orizzonte

Il giorno 21 una sottilissima falce di Luna crescente sarà in congiunzione con Urano e Mercurio visibile ad ovest al tramontar del Sole

Il giorno 22 la Luna in prossimità delle Pleiadi sarà un bel soggetto da fotografare con focali intorno ai 100 mm

Il giorno 23 la Luna sarà in congiunzione con Venere e fornirà lo spunto per una bella foto sempre con focali intorno ai 100 mm

Il giorno 25 saranno la Luna e Marte in congiunzione il duetto da ammirare e fotografare

Luna:

Questo mese vi proponiamo l’osservazione di una zona a cavallo tra il Mare della Serenità e il Mare delle Piogge, dove svettano le catene montuose degli Appennini e del Caucaso, che mostra un panorama tra i più affascinanti della superficie Lunare.

Le montagne della Luna. Foto: V. Marinoni

Come traccia useremo una fotografia che ho scattato qualche anno fa di quest’area, ripresa proprio in prossimità del terminatore per evidenziarne meglio le caratteristiche. Nella parte in alto a sinistra è ben visibile la catena montuosa delle Alpi con la famosa Vallis Alpes e le cime che grazie alla luce radente proiettano la loro ombra sul suolo mostrandoci l’esatta conformazione delle creste. Ben evidente ci appare quella del Mont Blanc che svetta su tutte coi suoi 3600 metri d’altezza. Alla fine della catena montuosa delle Alpi e prima che inizi quella del Caucaso giace il cratere Cassini, di circa 60 Km di diametro, con bordi ben definiti e fondo piatto riempito di lava con al suo interno due crateri. Continuando verso il basso a destra incontriamo la catena montuosa del Caucaso, che non è altro che la continuazione di quella degli Appennini, anch’essa con cime che si elevano per circa 3600 metri d’altezza. Di seguito possiamo ammirare la catena degli Appennini che costituisce con quella del Caucaso e delle Alpi il bordo del Mare delle Piogge, un esteso bacino lavico di oltre 800.000 Km quadrati. La prima cima che incontriamo è il Monte Hadley, di 4800 metri, seguita da quella del Monte Bradley di 4200 metri, vicina al cratere Conon, per arrivare poi alla cima del Monte Huygens che con i suoi 5400 metri è la montagna più alta della Luna. La fotografia ci mostra poi nella parte sinistra tre spettacolari crateri: quello più in alto è Aristillus di circa 55 km di diametro con un bordo che si innalza di circa 3600 metri dal fondo del cratere, che lascia intravvedere al suo interno un gruppo di montagne con una cima appena illuminata dalla luce radente. Subito sotto si trova Autolycus, un cratere di circa 40 km di diametro sul cui bordo ad est si può notare un piccolo cratere che ne interrompe la circonferenza. Infine all’estrema sinistra spicca Archimede, un cratere di circa 85 Km di diametro con bordi di 2500 metri e il fondo apparentemente piatto ricoperto di lava, sopra il quale si possono osservare le cime dei Monti Spitzbergen illuminati dal Sole proprio sul confine del terminatore. La parte destra dell’immagine ci mostra invece il bacino lavico del Mare della Serenità al cui interno spicca il cratere Bessel, mentre sul bordo in alto a destra possiamo osservare un altro cratere molto interessante: Posidonius che al suo interno ospita un intricato sistema di crepacci ed i resti di un circo completo. Sul bordo sud del Mare della Serenità spicca Menelaus, un cratere di 27 Km da cui ha origine una striscia luminosa che andando in direzione di Bessel attraversa gran parte del Mare della Serenità.

Il periodo migliore per l’osservazione saranno i giorni 27 e 28

Pianeti:

Mercurio sarà visibile già ad inizio mese quando tramonterà poco più di un’ora dopo il Sole ed avrà una magnitudine di –1,07 e sarà illuminato al 77%. Raggiungerà poi la massima elongazione Est il giorno 11, quando tramonterà poco meno di due ore dopo il Sole ma la sua luminosità si sarà ridotta a magnitudine +0,05 e sarà illuminato al 40%. Successivamente tornerà ad avvicinarsi prospettivamente al Sole diventando inosservabile a fine mese. Il giorno 21 sarà in congiunzione con la Luna e Urano

Venere sarà ben visibile per tutto il mese nelle prime ore della sera. A inizio mese la sua magnitudo sarà -4,02, sarà illuminato per il 77% e tramonterà oltre tre ore dopo il Sole, mentre a fine mese avrà raggiunto magnitudo -4,14, sarà illuminato per il 66,5% e tramonterà circa tre ore e mezza dopo il Sole. Il giorno 1 sarà in congiunzione con Urano

Marte sarà visibile nella prima parte della notte tramontando dopo le due a inizio mese e dopo l’una a fine mese, inoltre allontanandosi dalla Terra si ridurranno sia la sua luminosità che il suo diametro apparente passando da magnitudine +0,9 e diametro 6,40” a inizio mese a magnitudine + 1,33 e diametro 5,42” a fine mese. Il giorno 25 sarà in congiunzione con la Luna

Giove il giorno 11 sarà in congiunzione col Sole e pertanto essendo molto vicino ad esso non sarà osservabile per l’intero mese

Saturno sarà difficile da osservare per tutto il mese perché bassissimo sull’orizzonte Est/Sud-Est. Solamente verso la fine mese si potrà tentarne l’osservazione quando sorgerà circa due ora prima del Sole, anche se la sua luminosità limitata (magnitudine +0,93) e il diametro di 16,29” la renderanno difficile. Il giorno 16 sarà in congiunzione con la Luna

Urano ad inizio mese sarà visibile vicino a Venere tra le costellazioni dell’Ariete e della Balena nelle prima ore della sera, quando tramonterà circa tre ore dopo il Sole. Successivamente anticiperà sempre più il suo tramonto che a fine mese sarà solamente di mezz’ora dopo quello del Sole. Il giorno 21  sarà in congiunzione con la Luna e Mercurio. La sua scarsa luminosità (magnitudine + 5,87) ne renderanno difficoltosa l’individuazione e quindi potremo approfittare della congiunzione con Venere per trovarlo più facilmente.

Nettuno per tutto il mese sarà praticamente inosservabile perché ancora troppo vicino al Sole, si potrà tentarne l’osservazione verso la fine del mese quando sorgerà un’ora circa prima del Sole tra Giove e Saturno, anche se la sua scarsa luminosità (magnitudine +7,82) renderà estremamente difficile individuarlo nel chiarore dell’alba imminente

Il radiante dello sciame meteorico delle Liridi. Fonte: Sky&Telescope

Stelle cadenti:

Nella notte tra il 22 ed il 23 potremo assistere allo sciame meteorico delle Liridi di aprile che praticamente in assenza della Luna (sarà illuminata solo al 7% e tramonterà alle 22:30) sarà visibile in prossimità della stella Vega nella costellazione della Lyra dal cui quadrante avranno origine le scie delle meteore dovute ai resti della cometa C/1861 (Thatcher). Lo ZHR (numero massimo di meteore per ora) teorico previsto è di 17 meteore per ora anche se in effetti ci dovremo aspettare un numero di avvistamenti decisamente inferiore.

Deep Sky:

Col ritorno dell’ora legale e le giornate che si allungano si riduce il tempo disponibile per l’osservazione e per l’astrofotografia, anche se il mese di aprile ci consentirà di ottenere buoni risultati senza togliere troppe ore al sonno. Con la costellazione del Leone ben posizionata in cielo, perché rinunciare a immortalare il famoso terzetto di galassie composto da M65, M66 e NGC3628 o la Galassia Sombrero M104 poco più bassa nella costellazione della Vergine? Meglio sarebbe puntare il telescopio ancora più verso lo zenit per riprendere le galassie Vortice (M51) o la Galassia di Bode (M81) o la Galassia Girandola (M101) nella costellazione dell’Orsa Maggiore. L’importante è scegliere cieli bui e senza la Luna, ma per chi si accontenta di risultati accettabili senza abbandonare la città o il proprio balcone di casa si potrà sempre far ricorso ai filtri che tagliano l’inquinamento luminoso pur lasciando passare parte della luce che ci arriva da questi oggetti lontani.

M51, la galassia Vortice. Colle dell’Agnello, agosto 2021. Foto: V. Marinoni

Cieli sereni

Vittorio