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Set 27

Appuntamenti celesti di ottobre 2021

Allineamenti e Congiunzioni:

Congiunzione luna Giove Saturno

Congiunzione Giove-Luna-Saturno (foto V.Marinoni)

Giorno 9 la Luna e Venere saranno vicine e ben visibili insieme nell’oculare di un piccolo telescopio o con un binocolo al tramonto nel cielo ad ovest

Giorno 14 la Luna sarà in congiunzione con Giove e Saturno

Giorno 22 Urano sarà in congiunzione con la Luna piena che a causa della sua luminosità renderà di fatto invisibile il lontano pianeta

Giorno 23 la Luna sarà in prossimità delle Pleiadi

Giorno 31 Mercurio sarà vicino alla stella Spica nella costellazione della Vergine osservabile ad est poco prima del sorgere del sole

Transiti e congiunzioni tra i satelliti Gioviani:

Giorno 2 ore 20:45 Ganimede e Callisto sembreranno appiccicati l’uno all’altro

Giorno 4 ore 20:22 Ganimede finisce il suo transito su Giove mentre è ancora presente l’ombra di Callisto che verrà successivamente raggiunta alle 20:48 dall’ombra di Ganimede ed entrambe resteranno sul pianeta per più di due ore

Giorno 6 ore 21:45 Io inizia il suo transito seguito dopo circa un ora dalla sua ombra

Giorno 7 ore 22:33 Europa inizia a transitare davanti a Giove appena sopra la Grande Macchia Rossa seguito dalla sua ombra dopo due ore

Giorno 11 ore 20:18 Ganimede inizia il suo transito seguito dalle 0:47 del giorno successivo dalla sua ombra

Giorno 13 ore 23:34 Io inizia a transitare davanti a Giove mentre la sua ombra lo seguirà dalle 0:44 del giorno successivo

Giorno 15 ore 0:58 Europa inizia a transitare davanti a Giove

Giorno 16 ore 0:30 l’ombra di Io abbandona la superficie di Giove

Giorno 18: ore 24:00 Ganimede inizia il transito

Giorno 21 ore 1:20 Callisto ed Io iniziano contemporaneamente a transitare davanti a Giove

Giorno 22 ore 19:50 Io inizia a transitare su Giove seguito dopo un ora circa dalla suao ombra. Il transito terminerà alle 22:15

Giorno 25 ore 21 potremo osservare l’ombra di Europa presente su Giove

Giorno 26 ore 21:50 Europa e Ganimede sembreranno un solo satellite

Giorno 27 ore 21:40 sembrerà che Giove abbia due soli satelliti perchè Europa sarà in congiunzione con Io mentre Ganimede lo sarà con Callisto

Giorno 29 ore 21:46 Io inizia a transitare davanti a Giove poco dopo che Ganimede è riapparso da diestro lo stesso, mentre la sua ombra lo seguirà dalle 23

Giorno 30 Callisto e Ganimede saranno in congiunzione apparendo come un unico satellite

Luna:

Tra i più famosi crateri lunari sicuramente spicca il terzetto composto da Theophilus Cyrillus e Catharina situati tra il Sinus Asperitatis, il Mare Nectaris e la Rupes Altai. La nomenclatura è da attribuirsi a Riccioli, mentre l’origine dei nomi fa riferimento ai filosofi greci: San Teofilo Vescovo di Alessandria ed al suo successore Cirillo e a Santa Caterina Martire patrona dei filosofi.

Theophilus Cyrillus Catharina

I crateri Theophilus, Cyrillus e Catharina- (foto V.Marinoni)

Dei tre Theophilus è il più recente ha un diametro di circa 100 km con pareti terrazzate alte più di 1000 m  dal piano e più di 4000 m dal fondo del cratere che nel mezzo presenta una montagna di 1400 m con più cime che vengono illuminate dalla luce radente insieme al bordo mentre il fondo è ancora scuro. Cyrillus ha un diametro simile di 98 km, ma il suo bordo si presenta poco definito, interrotto a nord est dal cratere Theophilus, e più evidente solamente ad ovest per un breve tratto. Le pareti dal lato ovest degradano più dolcemente sul fondo con un cratere di forma allungata dovuto ad un impatto radente, mentre sono più scoscese sul lato ad est. Tre picchi centrali anch’essi poco evidenti occupano il fondo del cratere insieme a solchi e collinette.

Anche Catharina ha un diametro di 104 km con bordo alto poco più di 3000 m dal fondo con versanti scoscesi e tormentati, interrotto a nord dal grosso cratere Catharina P di circa 40 km di diametro ad est dai più piccoli Catharina B e G ed a sud/sud-ovest dagli ancora più piccoli F e J. Il fondo con al suo interno un ulteriore craterino, Catharina S, è piatto con numerose collinette e fessure.

Il periodo migliore per l’osservazione è il 5° giorno dopo la Luna nuova o il 4° giorno dopo la Luna piena cioè i giorni 11 e 24

Pianeti:

Ancora per tutto il mese di ottobre Saturno e Giove saranno visibili dal tramonto per tutta la prima parte della notte e varrà la pena sfruttare questo periodo in cui la sera non fa ancora troppo freddo per l’osservazione di entrambi.

Marte il giorno 8 sarà in congiunzione col Sole e quindi sarà praticamente inosservabile per tutto il mese

Venere sarà facilmente individuabile al tramonto in direzione Sud-Ovest poco sopra l’orizzonte anche grazie alla sua luminosità (Mag. Oltre – 4) il giorno 9 sarà in congiunzione con una sottilissima falce di Luna crescente

Mercurio sarà visibile nella seconda metà del mese molto basso sopra l’orizzonte ad Est /Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Alla fine di ottobre la sua luminosità sarà intorno a Mag. – 0,7

Urano e Nettuno saranno entrambi visibili per tutta la notte anche se la loro luminosità non supererà Mag. 5 per Urano e Mag. 7 per Nettuno

Cometa C/2020 F3 Neowise. Foto realizzata con Canon 60D, e Pentax 75 f/5. Foto: A. Sommi

Stelle cadenti Stelle variabili e Comete:

L’unico sciame meteorico con picco nel mese di ottobre è quello delle Arietidi di autunno che culmina il giorno 8 con un ZHR da 3 a 5 meteore per ora con origine (nonostante il nome) nei pressi di Urano nella costellazione della Balena. L’assenza della Luna ne favorirà l’osservazione.

Per gli interessati alla variabilità di Algol (Beta Persei) diamo di seguito alcuni orari in cui la stella raggiungerà la minima luminosità che si protrarrà per un paio d’ore circa: Giorno 6 ore 4:13; Giorno 9 ore 1:02; Giorno 11 ore 21:50; Giorno 26 ore 5:50; Giorno 29 ore 2:43; Giorno 31 ore 23:32.

Infine per i cacciatori di comete segnaliamo la possibilità di rintracciare la cometa 67P Churyumov-Gerasimenko, famosa per la missione Rosetta del 2014, che il giorno 8 in assenza della Luna si troverà tra la stella 121 Tau e la Crab Nebula nella costellazione del Toro. La fotografia ci faciliterà l’osservazione essendo di Mag.10.3 al limite dell’osservabilità di un telescopio amatoriale.

Macchie Solari (foto V. Marinoni)

Sole:L’attività della nostra stella non è costante, ma varia da un minimo ad un massimo con cicli periodici di circa 11 anni e si manifesta all’osservatore comune con una minore o maggiore presenza di macchie più scure sulla sua superficie. Tali macchie compaiono a coppie in aree dove il campo magnetico emerge e riaffonda nella fotosfera e corrispondono a zone più fredde di circa 1300 gradi (4200 gradi circa contro i normali 5500 gradi della fotosfera).

Quando sulla superficie solare compaiono più macchie di maggior diametro ci si deve aspettare che un flusso più intenso di particelle energetiche espulse dal Sole raggiunga dopo circa 3 giorni il nostro pianeta trasportate dal così detto “Vento Solare” ad una velocità compresa tra i 500 ed i 1000 Km/sec. Fortunatamente il campo magnetico terrestre impedisce che le particelle energetiche penetrino nella nostra atmosfera, ma ai poli terrestri dove lo spessore dello stesso è inferiore (anche perché appiattito dall’effetto del vento solare) tali particelle eccitano gli atomi dei gas contenuti nella parte più alta dell’atmosfera aumentando l’energia dei loro elettroni che quando tornano al livello normale emettono fotoni a varie lunghezze d’onda dando origine al fenomeno delle Aurore Boreali e Australi. Attualmente il Sole sta dando segni di aumento dell’attività con conseguente maggior presenza di Macchie Solari che se osservate per più giorni consecutivi ci danno anche l’esatta dimensione della velocità di rotazione del Sole, in quanto giorno dopo giorno le vedremo muoversi da un lato all’altro della sua superfice. Attenzione a non osservare mai direttamente il Sole né ad occhio nudo né con normali occhiali da sole o vetrini colorati o lastre fotografiche perché si potrebbero danneggiare gravemente gli occhi nel giro di pochi secondi, specialmente se si usassero binocoli, cannocchiali o telescopi. Anche le macchine fotografiche resterebbero danneggiate in modo irreparabile. L’unico modo per osservare il Sole in sicurezza è proiettandone l’immagine su di un foglio di carta bianco o attraverso specifici filtri solari certificati.

Dark-Sky:

In assenza della luna l’osservazione del cielo ci permette di scorgere corpi celesti molto fievoli quali Galassie, Nebulose e Ammassi Stellari a condizione che il cielo sia sufficientemente scuro. Purtroppo l’inquinamento luminoso nelle nostre zone ha raggiunto livelli tali da rendere praticamente impossibile tali osservazioni dalle città, costringendo gli appassionati a recarsi in località montane a quote elevate e sempre più lontane.

M13

Ammasso Stellare M13 (foto V. Marinoni)

La tecnologia ci viene in aiuto permettendoci di utilizzare filtri a banda stretta che riescono a tagliare le luci artificiali permettendoci di fotografare dalle città anche questi sfuggevoli oggetti. Perché quindi non approfittarne per scattare qualche bella foto anche dal balcone di casa nostra come ormai buona parte degli astrofili sta facendo per non limitare a poche uscite all’anno l’osservazione del profondo cielo? La foto di M13 è un esempio di ciò che si può ottenere fotografando dal cielo di Legnano. Siamo ben consci che la qualità delle immagini non è assolutamente paragonabile a quelle ottenute sotto un cielo buio, ma credo siano comunque interessanti e belle da mostrare.

Cieli sereni

Vittorio