«

»

Dic 29

Appuntamenti celesti di Gennaio 2021

Allineamenti e Congiunzioni:

Giorno 11: Venere sarà in congiunzione con una sottilissima falce di Luna calante all’alba nel cielo a Sud-Est

Giorni dal 9 al 12: Mercurio, Saturno e Giove saranno in congiunzione formando un bel terzetto al tramonto nel cielo a Sud-Ovest. Per osservarli si dovrà scegliere un luogo con l’orizzonte libero perché saranno molto bassi

Giorno 14: la precedente congiunzione si trasformerà in un allineamento che vedrà ordinati da Ovest verso Est Saturno, Giove, Mercurio e una sottilissima falce di Luna crescente

Giorni 19 e 20: Marte e Urano saranno in congiunzione tra le costellazioni dei Pesci e dell’Ariete, dove il giorno seguente verranno raggiunti dalla Luna

La Terra, la nostra casa (The Blue Marble, Apollo 17). Fonte: NASA

Terra:

Giorno 2: la Terra raggiungerà il Perielio, cioè il punto più vicino al Sole, nel corso della sua orbita intorno alla nostra stella, che nell’occasione ci apparirà più grande di circa il 3%.

Se qualcuno si chiedesse come mai se siamo nel punto più vicino al Sole siamo in inverno e quindi fa più freddo la risposta è semplice: “la variazione della distanza dal Sole incide meno che non l’inclinazione dei raggi Solari”. L’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto al piano della nostra orbita (23° circa) fa sì che i raggi del Sole che raggiungono la Terra nel nostro emisfero al Perielio siano maggiormente inclinati (il Sole è più basso sull’orizzonte) e quindi scaldano di meno anche se la distanza è minore. Nell’emisfero opposto invece, dove i raggi del Sole sono più perpendicolari (il Sole è più alto sull’orizzonte), adesso è estate. Solitamente nell’emisfero Australe le temperature sono leggermente maggiori che nel nostro emisfero in estate (Sole al Perielio) e leggermente minori in inverno (Sole all’Afelio).

I moti della Terra. Elaborazione di V. Marinoni su dati Wikipedia.

Luna:

 Lo scorso mese di dicembre 2020 la Cina è stata protagonista di una missione spaziale che aveva come obiettivo di prelevare dei campioni di suolo Lunare e di riportarli a Terra con una missione completamente robotizzata.

La missione, denominata Chang’e 5, ha avuto inizio il 23 novembre 2020 col lancio di un razzo vettore che ha portato in orbita intorno alla Luna il giorno 28 novembre un complesso costituito da un orbiter, un lander con annesso un modulo di ascesa, e un modulo di ritorno. Il 1 dicembre il lander col modulo di ascesa sono atterrati sul suolo Lunare in una zona del Mons Rumker nell’Oceanus Procellarum. Grazie ad un braccio robotico, il lander ha prelevato circa 2 Kg di suolo Lunare e li ha depositati in una capsula all’interno del modulo di ascesa che è ripartito il 3 dicembre. Il 5 dicembre il modulo di ascesa ha effettuato il rendez-vous con l’orbiter, dove è avvenuto il trasferimento del materiale prelevato nella capsula di rientro. Il 13 dicembre l’orbiter, dopo essersi separato dal modulo di ascesa che è stato fatto precipitare sulla Luna, ha abbandonato l’orbita lunare per dirigersi verso la Terra che ha raggiunto tre giorni dopo. Il 16 dicembre la capsula di rientro si è separata dall’orbiter ed è rientrata nell’atmosfera col prezioso carico atterrando in una zona della Mongolia.

Proveremo quindi ad individuare la zona dove è atterrato ed ha prelevato i campioni il lander Cinese:

Il Mons Rümker. Fonte: Wikipedia

il Mons Rumker è un altopiano circolare di circa 70 Km con un’altezza di circa 1300 metri che comprende oltre 20 Domi Lunari e sorge a nord nell’Oceanus Procellarum. I Domi Lunari sono formazioni vulcaniche simili ai vulcani a scudo Terrestri che si creano con lente eruzioni di lava particolarmente viscosa che raffreddandosi conferisce agli stessi una forma a cupola con un’altezza che va dai 200 fino ai 400 metri. Spesso sulla loro sommità sono presenti dei piccoli crateri circolari, mentre le pareti sono solitamente poco scoscese. A causa dell’altezza limitata e dei deboli pendii sono di difficile individuazione ed il periodo migliore per osservarli è quando sono in prossimità del terminatore. Consigliamo quindi di tentare l’osservazione il giorno 10 (4 giorni dopo l’ultimo quarto) e il giorno 25 (5 giorni dopo il primo quarto)

Pianeti:

Giove e Saturno saranno osservabili ancora per pochi giorni, infatti verso fine mese prima Saturno (giorno 23) poi Giove (giorno 29) saranno in congiunzione col Sole

Marte sarà ancora facilmente osservabile per tutto il mese per buona parte della notte anche se continueranno a ridursi sia la magnitudine (da – 0,22 a 0,44) che il diametro apparente (da 10,33” a 7,86”)

Urano potrà essere osservato per tutto il mese durante la notte tra le costellazioni dell’Ariete, della Balena e dei Pesci non troppo lontano da Marte col quale sarà in congiunzione il giorno 19

Venere nel corso del mese ritarderà di circa mezz’ora la sua levata e manterrà praticamente invariata la sua luminosità con magnitudine -3,9. Il giorno 11 sarà in congiunzione con la Luna

Mercurio raggiungerà la massima elongazione dal sole il giorno 24 anche se sarà maggiormente visibile nei giorni immediatamente precedenti (18, 19 e 20) in quanto la sua magnitudine sarà minore (-0.8 contro -0,6)

Nettuno potrà essere osservato per tutto il mese nella prima parte della sera nella costellazione dell’Acquario in prossimità di phi Aqr, dove il giorno 17 sarà in congiunzione con una sottile falce di Luna. La sua Magnitudo di + 7,9 richiederà l’impiego di un telescopio per l’osservazione

Il radiante delle Quadrantidi. Fonte: photopills.com

Stelle cadenti:

Nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio potremo osservare a Nord-Est, tra le costellazioni di Boote e del Drago, lo sciame meteorico delle Quadrantidi con un picco teorico massimo variabile da 60 a 200 meteore per ora (ZHR max) Lo sciame è originato dai detriti della Cometa C/1490 Y1 e del Pianetino 2003 EH1 che entrando nell’atmosfera Terrestre bruceranno lasciando scie luminose nel cielo della notte. La luna però interferirà con l’osservazione essendo vicina all’ultimo quarto e quindi ancora molto luminosa. Per chi avesse difficoltà ad individuare il quadrante d’origine delle meteore ricordiamo come fare ad individuare facilmente la costellazione di Boote (il pastore dell’Orsa). Si dovrà partire dal Grande Carro (Orsa Maggiore) e prendendo come riferimento le ultime due stelle del timone si dovrà seguirne la direzione fino a scorgere a circa 5 volte la loro distanza una stella alquanto luminosa di color arancione. Si tratta di Arturo, la stella alfa della costellazione di Boote, e da qui spostandoci di poco in direzione Nord verso la Stella Polare avremo raggiunto il punto di origine delle Quadrantidi.

Cieli sereni

Vittorio