Giove e Saturno sono i protagonisti assoluti nel cielo di dicembre, infatti si avvicineranno sempre più nel corso del mese fino ad incontrarsi, poco prima di Natale, in quella che viene chiamata una grande congiunzione.
Ovviamente si tratterà di una vicinanza solamente prospettica in quanto i due pianeti saranno tra loro distanti ben 733 Milioni di Km. Per capire meglio il meccanismo di tale prospettiva possiamo avvalerci di questa immagine tratta dal NASA’s Eyes Program in cui si vede la posizione dei pianeti nel Sistema Solare in occasione della congiunzione del 21 dicembre 2020:
Le congiunzioni tra Giove e Saturno si ripetono con frequenza ventennale essendo la durata delle rispettive rivoluzioni attorno al Sole di 11,9 (Giove) e di 29,5 (Saturno) anni terrestri, il che li fa apparire vicini visti dalla Terra ogni 19,95 anni.
Ma non tutte le congiunzioni sono uguali e quella del prossimo 21 dicembre (giorno del solstizio d’inverno, tra l’altro) ci mostrerà i due pianeti separati solamente da 0° 06′ che ad occhio nudo li faranno apparire come un’unica stella molto luminosa nel cielo al tramonto verso Sud-Ovest. Un evento raro se non unico nella vita, visto che bisogna risalire fino al 1623 per trovarne uno simile.
Sarà un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati di astronomia che potranno osservarla sia con un semplice binocolo che con un telescopio. Quest’ultimo permetterà di vedere contemporaneamente nell’oculare sia Saturno con i suoi anelli che Giove con i suoi satelliti. Vi consigliamo di anticipare di qualche giorno l’osservazione per scegliere con cura una località con visuale sgombra verso Sud-Ovest poiché i pianeti saranno molto bassi sull’orizzonte e tramonteranno poco dopo il calare del Sole. L’evento potrà essere seguito in diretta sul sito web del Virtual Telescope Project a partire dalle ore 16:00 del 21 dicembre oppure sul canale Youtube dell’Istituto Nazionale di Astrofisica dalle ore 17:00..
In passato molti studiosi si sono occupati delle congiunzioni tra Giove e Saturno ed uno in particolare ha cercato corrispondenza tra queste e la Stella di Betlemme. Si tratta del famoso astronomo e matematico tedesco Giovanni Keplero (autore delle tre leggi fondamentali del moto dei pianeti) che nel lontano 1603, dopo aver osservato una congiunzione tra Giove e Saturno, studiò il moto delle rispettive orbite a ritroso nel tempo giungendo alla conclusione che effettivamente nell’anno 7 a.C. si erano verificate ben tre congiunzioni: il 27 maggio, il 6 ottobre ed il 1 dicembre. Altri studiosi, invece, attribuiscono l’apparizione della Stella di Betlemme ad una supernova che sarebbe apparsa nell’anno 5 a.C., altri ancora alla cometa di Halley che transitò nel 12 a.C.
Noi ci limitiamo semplicemente ad osservare il cielo lasciando ad altri l’ambizione di scrutare l’universo per trarne presagi di gioia o di sventura, senza spesso accorgersi che molto più vicino c’è chi può darci tutto quello di cui abbiamo veramente bisogno: “l’Amore”.
Cieli sereni,
Vittorio