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Mar 17

Incontri ravvicinati: (52768) 1998 OR2

Rappresentazione artistica di un asteroide. Fonte: NASA

In questi ultimi giorni diversi media riportano la notizia che un asteroide “grande come l’Everest” sfiorerà (alcuni però dicono che colpirà) la Terra il prossimo 29 aprile. Come se non ne avessimo abbastanza delle notizie a volte un po’ gonfiate sul coronavirus, anche in questo caso è necessario fare un po’ di chiarezza e dire le cose come realmente sono.

L’asteroide  (52768) 1998 OR2, scoperto il 24 luglio 1998 dagli astronomi del team NEAT, ha un diametro stimato tra 2 e 4 km, quindi al più è circa la metà dell’Everest che con i suoi oltre 8000 metri è il monte più alto del pianeta. Può essere paragonato quindi a qualcosa che sta tra il Monte Pollino in Basilicata (2248 metri) e il Monte Rosa in Piemonte (4618 metri). Certo, non è un bruscolino ma questo ridimensionamento è molto importante: per confronto, il famoso asteroide dei dinosauri è stato stimato avere un diametro di almeno 10 km, stavolta sì “più grande dell’Everest”!

(52768) 1998 OR2 inoltre appartiene alla classe degli asteroidi di tipo AMOR (dal nome del capostipite, (1221) Amor) che hanno un’orbita che presenta una distanza minima dal Sole sempre superiore ad 1 U.A. (Unità Astronomica); di conseguenza non hanno la possibilità di avvicinarsi quanto basta per intersecare la nostra orbita.  Tuttavia, l’uso del termine “sfiorare” è corretto: l’asteroide transiterà alla minima distanza da Terra il 29 aprile prossimo, ad una rassicurante distanza di 0.04204 U.A., pari a 6,29 milioni di km o, se preferite, 16,36 Distanze Lunari. Perciò, anche la possibilità che questo asteroide sia in rotta di collisione col nostro pianeta non è reale, come si vede nell’immagine qui sotto.

Orbita simulata di (52768) 1998 OR2. Fonte: NASA, elaborazione: Vito Lecci

Già, e se uno volesse divertirsi a osservare questo lontano puntino luminoso che lentamente, ma non troppo, si sposta tra le stelle? Sarà necessario almeno un piccolo telescopio, l’asteroide infatti brillerà (si fa per dire…) di decima magnitudine quindi fuori della portata di un binocolo 10×50 e si troverà tra la costellazione dell’Idra e della Macchina Pneumatica, a Sud.

Posizione dell’asteroide (52768) 1998 OR2 alle 22 del 29 aprile 2020. Illustrazione di F. Rama usando Stellarium