«

»

Apr 19

Tillandsia, le meraviglie della natura

Tillandsia, le meraviglie della natura: l’edizione 2018 si conclude con successo e vola all’estero

A cura di Andrea Oldrini

Alla domanda di quale sia la pianta che trovo più curiosa, originale e stravagante, senza dubbio, risponderei menzionando le Tillandsia. Questi vegetali, infatti, hanno saputo adattarsi a vivere senza terra e, spesso, anche senza radici, approvvigionandosi dell’acqua e dei sali di cui necessitano direttamente dalle foglie. Insomma, un comportamento che mai ci si aspetterebbe da ciò che nel nostro comune sentire consideriamo una … pianta “normale”!

A dispetto della loro bellezza, eleganza e fascino, però, le Tillandsia (e, più in generale tutte le Bromeliaceae) godono ancora di poca popolarità in Italia, a differenza di altri generi botanici quali le orchidee, i cactus o le succulente. A ciò si aggiunga, poi, che, nel nostro Paese, è estremamente difficile trovare delle Associazioni che sistematicamente si occupino di queste piante e ancora più rare sono le opportunità di poterle ammirare dal vivo.

Proprio per questo, saputo della mostra di Antares – “Tillandsia, le meraviglie della natura” -, la Bromeliad Society International, (l’Organizzazione che, a livello mondiale, promuove la conoscenza, lo studio scientifico e la conservazione delle Tillandsia e delle Bromelie nei loro habitat) dedicherà uno speciale all’iniziativa legnanese in uno dei prossimi numeri della propria rivista ufficiale. Una graditissima sorpresa, che mai ci saremmo aspettati, così come mai avremmo immaginato di stringere la mano botanicamente agli amici australiani della Bromeliad Society of Queensland, con i quali è stato organizzato un collegamento via Skype in occasione del “Tillandsia Day 2018”, che si teneva proprio negli stessi giorni della nostra mostra.

L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, si è svolta a Legnano il 3 e 4 marzo 2018 ed è stata realizzata in collaborazione con Michieli Floricoltura, un’azienda altamente specializzata nella loro produzione, coltivazione e commercializzazione.

Con essa, abbiamo voluto far riscoprire le Tillandsia, cercando, inoltre, di offrire diversi punti di vista con cui approcciarvi. Teniamo, infatti, conto che solo di recente, stiamo assistendo alla loro ricomparsa, dopo diversi decenni di sostanziale anonimato per il grande pubblico, fatta eccezione per una parentesi di popolarità che risale agli anni ’80, dovuta, però, alla loro proposta come una sorta di elegante soprammobile, anzichè come piante.  

Tornando ai giorni nostri, innanzi tutto, l’intento della mostra è stato quello di dare l’opportunità di conoscere e vedere dal vivo queste rappresentanze del mondo vegetale, dalle più comuni alle più rare. I visitatori ne hanno potuto ammirare le forme, i colori, le fioriture ed il fascino, rimanendo a dir poco sorpresi nell’apprendere che le specie classificate sono diverse centinaia e che anche recentemente se ne continuano a scoprire di nuove. Lo stupore stava nel fatto di tuffarsi in una nicchia che i più pensavano limitata a pochi rappresentanti o, addirittura solo a Tillandsia cyanea, la cui fama, però, va attribuita alla sua versatilità ed alla sua capacità di adattarsi a vivere “tradizionalmente” in vaso e non solo come epifita. Se questa sua peculiarità, da un lato, l’ha resa assai diffusa, al punto che oggi la possiamo trovare in vendita pure al supermercato, d’altro canto, ne ha oscurato la reputazione di pianta “dell’aria”.

Questa “riscoperta” è stata motivo di grande apprezzamento, tant’è che nemmeno le autorità cittadine, in particolare l’Assessore con le deleghe per la cultura e l’istruzione – Franco Colombo – e l’Assessore all’ambiente ed al territorio – Gianluca Alpoggio – hanno saputo resistere al fascino delle Tillandsia. In particolare, ciò che li ha colpiti è stato il modo in cui queste piante vivono nei loro habitat, nonché gli studi che le impiegano come bio-rilevatori dell’inquinamento atmosferico.

L’evento è stato anche meta di parecchi collezionisti a caccia di pezzi sempre più ricercati per arricchire le loro coltivazioni. Da questo punto di vista, l’occasione era davvero ghiotta, dal momento che Paolo Michieli ha portato numerosi esemplari selezionati dal suo prestigioso vivaio, nonché alcune “chicche” della sua collezione privata, quali una Tillandsia xerographica davvero imponente, una magnifica Tillandsia vicentina, alcune rare Tillandsia hondurensis e diverse miniature ricomprese nel sottogenere diaphoranthema. Tra le varie specie esposte, la più ammirata (soprattutto dalle donne) è stata Tillandsia tectorum, a cui favore ha giocato il suo aspetto “innevato”, che le dona una raffinatezza ed un’eleganza fuori dal comune. Per quel che mi riguarda, sono stato colpito da Tillandsia lepidosepala, una specie messicana peculiare per i suoi fiori completamente verdi. Avevo letto diversi articoli sul suo conto, ma trovarmela lì sotto gli occhi è stata tutta un’altra cosa. Davvero notevole!

Il secondo aspetto che abbiamo voluto proporre riguarda la visione artistica delle Tillandsia. Questa loro peculiarità è stata ben messa in risalto dai Tillandsia WALL, ossia degli innovativi giardini verticali, di pronto effetto, applicabili su qualsiasi tipo di superficie, un incontro tra Design, Natura Viva ed Innovazione.

Il filo conduttore dell’allestimento proposto ad hoc per Antares, ha richiamato la raffigurazione dei suoi tre campi di attività: l’astronomia, la micologia e la botanica.

Nel primo caso è stata realizzata la riproduzione della costellazione dello Scorpione (la cui stella più luminosa dà il nome proprio alla nostra Associazione) realizzata con delle Tillandsia tectorum.  Per la micologia, è stato presentato un singolare Boletus edulis, ben noto e ambito da tutti gli appassionati cercatori di funghi, creato combinando diverse Tillandsia ionantha, Tillandsia juncea e Tillandsia tricolor.

Da ultimo, Tillandsia stricta e Tillandsia aeranthos hanno dato vita alla lettera “A”, iniziale sia della parola “aeranthos” – la pianta scelta in quest’occasione quale rappresentante della botanica – sia del nome di Antares.

Infine, in una mostra come questa non poteva certo mancare l’attenzione alla didattica, tant’è che numerosi visitatori incuriositi da un mondo così affascinante ed insolito, hanno potuto frequentare i corsi introduttivi, ammirare le immagini scattate direttamente negli habitat e imparare i trucchi per coltivarle e ad accudirle anche nelle nostre case senza bisogno di una serra.

Da che mi sono avvicinato alle Tillandsia, la mia passione nei loro confronti è progressivamente cresciuta e, al di là della voglia di saperne di più, mi fa sempre molto piacere parlare di loro: Se, poi, devo dirla tutto, provo un certo orgoglio a stupire chi mi viene a trovare con queste piante dall’apparenza così stravagante. Ringrazio molto Antares, il suo presidente e tutto il consiglio direttivo che hanno valorizzato il mio entusiasmo, la mia voglia di diffondere la conoscenza delle Tillandsia, nonchè di trovare altri appassionati come me e vi confido che uno dei miei sogni nel cassetto è quello di continuare in quest’avventura e, perché no, magari pensare già ad una nuova edizione per il prossimo anno.

Vi saluto, infine, con questo un breve video sulla mostra, sperando di vedervi in occasione delle prossime iniziative di Antares. A presto!