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Nov 30

Appuntamenti celesti di dicembre 2020

Allineamenti e Congiunzioni:

I giorni 12 e 13: Venere e una sottilissima falce di Luna calante saranno in congiunzione poco prima dell’alba nel cielo a Sud-Est

Il giorno 17: Giove e Saturno saranno in congiunzione con la falce di Luna crescente formando un bel terzetto nel cielo visibile dal tramonto verso Sud Ovest.

Il giorno 21: potremo assistere ad un evento irripetibile nella vita di ciascuno di noi: la congiunzione di Giove e Saturno mai così prospetticamente vicini dal 1623. La durata delle rispettive rivoluzioni attorno al Sole di Giove e Saturno è di 11,9 e di 29,5 anni terrestri, il che significa che sono in congiunzione prospettica visti dalla Terra ogni 19,95 anni. Ma non tutte le congiunzioni sono uguali e quella che avverrà il 21 dicembre ci mostrerà i due pianeti separati solamente da 0° 06′, che ad occhio nudo li faranno apparire come un’unica stella molto luminosa nel cielo al tramonto verso Sud-Ovest. Ovviamente la loro vicinanza è solo prospettica vista dalla Terra in quanto i due pianeti saranno distanti tra loro circa 733 milioni di Km. Sarà un’occasione da non perdere per tutti gli astrofili che potranno immortalare attraverso un telescopio i due pianeti con i rispettivi satelliti, o più semplicemente per tutti coloro che disponendo di un semplice binocolo vorranno assistere all’evento. Vi raccomandiamo di prepararvi con un certo anticipo scegliendo con cura una località con l’orizzonte sgombro verso Sud-Ovest perché i pianeti saranno molto bassi sull’orizzonte e tramonteranno due ore subito dopo il Sole. Inoltre non limitate l’osservazione solamente al giorno 21 ma anticipatela e continuatela ancora per qualche giorno in modo da prevenire situazioni meteorologiche avverse.

Il giorno 23: Marte sarà in congiunzione col primo quarto di Luna nel cielo serale verso Ovest

Luna:

Le Hire Mons è una catena montuosa isolata che sorge dal piano lavico nella parte meridionale del Mare Imbrium. Ha un’altezza di circa 1700 metri e si estende per circa 20 Km di lunghezza. Deve il suo nome all’astronomo Francese Philippe de La Hire vissuto tra il 1600 ed il 1700. La caratteristica principale è che presenta due crateri sulle sue cime. La sfida è quella di individuarli, e per farlo è necessario disporre di un telescopio di almeno 10 cm di diametro. Il miglior periodo per l’osservazione è il secondo giorno dopo il primo quarto o il primo giorno dopo l’ultimo quarto, cioè nei giorni 9 e 23.

Non lontano da Le Hire Mons possiamo osservare un cratere non meno interessante: Timocharis che prende il nome da un astronomo greco del 200 a.C. Presenta pareti alte e terrazzate verso l’interno ed ospita nel mezzo un picco alto 2000 metri danneggiato da un cratere che gli conferisce una particolare forma quadrangolare. Il miglior periodo per l’osservazione è il primo giorno dopo il primo quarto o il secondo giorno dopo l’ultimo quarto, cioè nei giorni 8 e 24. Anche in questo caso per apprezzare i dettagli è necessario disporre di un telescopio da almeno 10 cm di diametro.

Infine proponiamo l’osservazione di Langrenus, un cratere situato sul bordo orientale del Mare Fecunditatis che deve il suo nome al matematico Belga Michel Van Langren che per primo disegnò la mappa della Luna con i nomi delle formazioni e che si intitolò questo cratere. Ha un diametro di circa 130 Km con pareti alte e terrazzate che si innalzano fino a 3000 metri dal fondo. Al centro presenta un gruppo evidente di montagne di circa 1000 metri di altezza, mentre al di sotto delle stesse verso sud ovest è presente un craterino utile come test visuale per telescopi da 12 cm di diametro. Il miglior periodo per l’osservazione è il secondo giorno dopo la Luna piena o il terzo giorno dopo la Luna nuova, cioè nei giorni 1 e 17.

Pianeti:

Giove e Saturno saranno gli assoluti protagonisti del mese con la loro congiunzione stretta del 21, anche se sarà una delle ultime occasioni per osservarli: infatti, a fine mese tramontano già nelle prime ore della sera e dovremo poi aspettare fino ad aprile per poterli rivedere sorgere a Sud-Est poco prima dell’alba.

Marte dal 16 dello scorso mese ha ripreso il suo movimento nel cielo spostandosi verso Est. Sarà ancora facilmente osservabile per tutto il mese, anche se continueranno a ridursi sia la magnitudine, da – 1,11 a – 0,25, che la dimensione apparente, da 14,47” a 10,45”.

Urano potrà essere osservato per tutto il mese durante la notte tra le costellazioni dell’Ariete, della Balena e dei Pesci non troppo lontano da Marte con magnitudo 5,7. Il giorno 24 sarà in congiunzione con Marte e la Luna.

Venere ad inizio mese sorgerà ad Est alle 5:20 di mattina, ma successivamente ritarderà la sua levata che a fine mese sarà alle 6:35. La sua fase aumenterà nel corso del mese dal 88% al 93% e manterrà una buona visibilità con magnitudine -3,9. Il giorno 13 sarà in congiunzione con la Luna.

Mercurio: sarà possibile osservarlo la prima settimana di dicembre, anche se molto basso sull’orizzonte a Sud-Est. Successivamente la sua distanza apparente dal Sole si ridurrà rendendolo invisibile fino a fine mese quando riapparirà al tramonto nel cielo a Sud-Ovest, sempre molto basso sull’orizzonte.

Nettuno potrà essere osservato per tutto il mese nella prima parte della notte nella costellazione dell’Acquario in prossimità di phi Aqr. La sua Magnitudo di + 7,9 richiederà l’impiego di un telescopio per l’osservazione.

Stelle cadenti:

Nella notte tra il 13 e il 14 potremo assistere allo sciame meteorico delle Geminidi con un picco teorico previsto alle ore 5 del mattino del 14 di circa 150 meteore per ora (ZHR max). Le traiettorie avranno origine dalla costellazione dei Gemelli in prossimità di Castore (alfa Gem) mentre la Luna sarà completamente assente in cielo e non interferirà con l’osservazione. Saranno i detriti del pianetino Phaethon a dare origine alle scie luminose nel cielo, che a causa della minor velocità d’ingresso nell’atmosfera (intorno ai 35 Km/sec) dureranno qualche frazione di secondo in più rispetto alle più conosciute Perseidi.

Cieli sereni

Vittorio