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Apr 26

Appuntamenti celesti di maggio 2020

Allineamenti:

Il mese inizia con l’allineamento dei soliti Giove Saturno Marte che ormai da qualche mese sono presenti nel cielo ad Est Sud-Est nelle ultime ore della notte.

Dal 12 al 15 anche la Luna si unirà ai tre rendendo ancora più interessante l’osservazione.

Il giorno 24 al tramonto potremo scorgere molto bassi sull’orizzonte a Nord-Ovest Venere Mercurio e la Luna allineati nell’ordine.

Congiunzioni:

Giorno 15: poco prima dell’alba Marte sarà in congiunzione con la Luna a Sud-Est

Giorno 22: Venere sarà in congiunzione con Mercurio al tramonto a Nord-Ovest

Giorno 23: Venere (Mag. – 4,2 illuminata al 5%), Mercurio (Mag. -0,3 illuminato al 65%) e una sottilissima falce di Luna (illuminata al 1%) saranno vicini tra loro molto bassi sull’orizzonte a Nord-Ovest

 

Transiti:

Giorno 1: ore 1:45 Io inizierà a transitare davanti a Giove mentre la sua ombra avrà già raggiunto la metà del pianeta.

Giorno 7: alle 2:00 l’ombra di Ganimede avrà quasi raggiunto la metà di Giove, ma il bello sarà alle 3:00 circa quando Ganimede, l’ombra di Europa e “l’Occhio rosso” (che per l’occasione rappresenterà la bocca) raffigureranno con un po’ di fantasia un “viso sorridente”.

Giorno 8: ore 3:40 Io inizierà a transitare davanti a Giove

La “Faccina sorridente” su Giove. Ganimede e l’ombra di Europa costituiscono gli occhi, mentre la Grande Macchia Rossa forma le labbra e la bocca. Simulazione con Stellarium di V. Marinoni

Giorno 14: ore 2:50 l’ombra di Ganimede lascerà Giove, ma bisognerà aspettare fino alle 4:20 prima che il satellite inizierà a transitare davanti al suo pianeta quasi subito tallonato dall’ombra di Europa

Giorno 15: ore 4:20 l’ombra di IO inizierà a transitare davanti a Giove proprio mentre la sua ombra sta per lasciare il pianeta

Giorno 17 ore 1:00 Io apparirà appena sopra l’Occhio rosso di Giove ed Europa inizia a transitare davanti a Giove mentre la sua ombra sta quasi per lasciare il pianeta

Giorno 20: dalle ore 2:00 alle 5:00 l’ombra di Callisto transiterà davanti a Giove, mentre il giorno successivo (21) dalle ore 3:40 alle ore 6:50 sarà l’ombra di Ganimede a ripetere il passaggio

Giorno 24: alle ore 2:30 saranno Io con la sua ombra insieme all’Occhio rosso a raffigurare una graziosa faccina su Giove

Giorno 31: ore 3:30 Io ripeterà il transito del 24 sempre preceduto dalla sua ombra, ma questa volta con l’Occhio rosso troppo avanti per rappresentare un viso

L’altopiano di Vallis Schroteri, con i crateri Aristarchus ed Herodotus. Foto: LRO/NASA

Luna:

Lo scorso mese abbiamo proposto di fotografare la Luna in occasione della luce Cinerea cercando di individuare il cratere Aristarchus anche grazie alla sua elevata luminosità. Questa è dovuta alla sua giovane età (si pensa sia stato causato da un impatto avvenuto circa 450 milioni di anni fa) che non ha consentito ancora alla polvere Lunare di “sporcarlo”.

Questo mese vi proponiamo l’osservazione dello stesso Aristarchus, ma 4 giorni dopo il primo quarto cioè il giorno 4, così da apprezzare una visione più ampia del cratere che insieme al suo vicino Herodotus ed alla Vallis Schroteri costituiscono un’area di notevole interesse. Potremo quindi ammirare la famosa “testa del cobra” un piccolo cratere vicino ad Herodotus da cui ha origine la Vallis Schroteri che si estende sinuosa come un serpente per più di 150 Km.

Nella notte tra il 31 maggio e il 1 giugno alle ore 01:50 sarà possibile osservare il famoso “Uncino di Plato” e verificare se l’ombra proiettata dalla cima gamma del bordo del Cratere Plato è effettivamente curva come sostenuto da qualche astronomo o è invece dritta come sembra debba essere e come affermano altri.

Pianeti:

Continua l’osservabilità a Sud-Est prima dell’alba di Giove e Saturno che nell’arco del mese anticiperanno di circa due ore la loro levata.

Venere continuerà ad essere visibile prima del tramonto a Nord-Ovest anche se nell’arco del mese, pur incrementando il suo diametro apparente (percorrendo la sua orbita in minor tempo si sta infatti avvicinando alla Terra), continuerà a ridurre la sua fase passando dal 25% d’illuminazione con diametro apparente di 39 arcsec del giorno 1 al 11% d’illuminazione e 49 arcsec del giorno 12 al 5% d’illuminazione e 54 arcsec del giorno 22. Successivamente non sarà più possibile individuarlo data la sua vicinanza al Sole col quale raggiungerà la congiunzione inferiore il 3 giugno. Sarà quindi l’occasione durante il mese di osservare, disegnando o fotografando i suddetti cambiamenti di fase e dimensione per poterli poi paragonare tra loro.

 

Comete:

Dopo che la cometa Atlas C/2019 Y4 si è frantumata infrangendo le aspettative di molti astrofili, la Cometa C/2017 T2 PanSTARRS sarà ancora visibile per tutto il mese nel suo percorso dalla costellazione della Giraffa verso la costellazione dell’Orsa Maggiore. Nella notte del 22 sarà più facile individuarla vicino alle Galassie M81 (Bode) e M82 (Sigaro), ma la sua ridotta luminosità (magnitudo + 11) la porrà al limite dell’osservabilità di un telescopio medio piccolo.

 

Stelle Cadenti:

La notte del 5 prima dell’alba, quando la Luna (quasi piena) starà per tramontare e la costellazione dell’Acquario sarà sorta insieme a Marte, nel cielo a Sud-Est potremo assistere allo sciame meteorico delle Acquaridi causate dai detriti dispersi nello spazio dalla cometa di Halley, che bruceranno entrando nell’atmosfera Terrestre con un ZHR previsto max di 28 meteore all’ora.

La galassia di Andromeda, M31. Foto: A. Besani e M. Moggi

Profondo cielo:

Questo mese parleremo della Nube di Smith dal nome della sua scopritrice l’Americana Gail Smith che, all’epoca studentessa d’astronomia presso l’Università di Leida in Olanda, per prima l’individuò nel 1963. Si tratta di una Nebulosa oscura di quasi 10.000 anni luce di lunghezza per 3.000 di larghezza e di circa 1 milione di masse Solari, composta da materia (principalmente idrogeno e polveri) espulsa dalla nostra Galassia, la Via Lattea, circa 70 milioni di anni fa. Attualmente la Nube di Smith sta ritornando verso la Via Lattea e tra circa 30 milioni di anni si ricongiungerà con la stessa dando origine ad una intensa formazione di nuove stelle nel braccio del Perseo. Purtroppo non è possibile osservarla né fotografarla perché non emettendo luce visibile può essere individuata solamente dai radiotelescopi, ma se avremo la pazienza di aspettare forse riusciremo a vedere la luce delle stelle che nasceranno dal suo impatto con la Via Lattea. Dopotutto cosa sono 30 milioni di anni di fronte all’eternità!

Cieli sereni

Vittorio