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Set 15

Addio, Cassini. E grazie!

La sonda Cassini, in una illustrazione NASA.

Da qualche ora la sonda spaziale Cassini non esiste più. Dopo vent’anni di prezioso e proficuo lavoro nello spazio profondo la missione è stata conclusa con il tuffo e la distruzione della sonda nell’atmosfera di Saturno. 

In questi vent’anni Cassini ha fatto di tutto e di più: ci ha lasciato una incredibile mole di preziosi dati scientifici, migliaia di spettacolari fotografie del Pianeta con gli anelli e delle sue innumerevoli e stranissime lune, ha fatto scendere un piccolo probe (Huygens) su Titano, la luna principale e più intrigante.

I satelliti ed il sistema di Anelli di Saturno. Illustrazione di David Seal (NASA/JPL/CalTech)

La fine della missione è stata programmata da tempo poichè la sonda aveva quasi completamente esaurito la scorta di propellente per le manovre orbitali; si è deciso di farla precipitare sul pianeta (oggi alle 12:20 italiane) così da garantire che nessuna delle lune di Saturno venisse contaminata da eventuali frammenti, mantenendole così intatte per future esplorazioni.

14 Gennaio 2005. Immagini riprese a diverse altezze dal probe Huygens durante la discesa su Titano. Fonte: ESA/NASA

E come ha scritto oggi la NASA: “Cassini ora è parte del pianeta che ha studiato”.

La storia di Cassini e della sua straordinaria missione può essere ripercorsa sul sito della NASA  e sul sito del Jet Propulsion Laboratory dedicato a Saturno, in inglese.