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Giu 19

Il mio approccio all’Astronomia

Tutto ebbe inizio una sera di primavera rientrando in macchina dal lavoro con un collega, lui guidava ed io tra una chiacchierata e l’altra osservavo il cielo.

La Luna, ripresa al fuoco diretto del telescopio.

La serata era limpida, e mentre guardavo le stelle brillare tremolanti mi apparve Lei, stupenda nei suoi colori bianco e blu, la bellissima cometa Hale-Bopp. Fu amore a prima vista! Non riuscivo più a staccarle gli occhi da dosso, e fu così anche per le sere successive. Per settimane non mancai un solo appuntamento con un crescente interesse per quel corpo celeste venuto a trovarci da molto lontano e lontano destinato a tornare. Per prima cosa acquistai un libro d’introduzione all’Astronomia, seguito da un secondo per meglio orientarmi nel cielo tra stelle, pianeti e costellazioni. Nacque in me anche il desiderio di fissare con la macchina fotografica le immagini della cometa perché il loro ricordo restasse nel tempo e con esso l’emozione di quella visione. Quando, dopo qualche mese, la cometa se ne tornò lontano rivolsi l’attenzione alle costellazioni ed ai pianeti del sistema solare, alimentando la passione con la lettura di riviste d’Astronomia e qualche visita al planetario dell’osservatorio di Brera a Milano. Iniziai così a scrutare il cielo di notte con l’ausilio di un binocolo 8X50, per passare poi all’acquisto del mio primo telescopio, un riflettore usato da 114 mm di diametro con lunghezza focale di 900 mm. Per la prima volta riuscii a vedere gli anelli di Saturno, le fasce di Giove, i crateri e i monti della Luna, la fasi di Venere, e perfino Marte. Che emozione!

Giove e i suoi satelliti.

Mi attrezzai poi con una reflex usata da collegare al telescopio e iniziai a fotografare tutto quello che riuscivo a vedere. Nonostante l’impegno i risultati però erano sconfortanti, se paragonati alle fotografie che vedevo pubblicate sulle riviste di astronomia. Mi serviva sicuramente un AIUTO. Fu il mio amico e compagno di corse al parco, Maurizio, che per primo mi parlò di Antares invitandomi ad una conferenza di Astronomia presso la scuola Franco Tosi di Legnano. Cominciai così a frequentare timidamente la sezione Astrofili di Antares dove conobbi Franco, Marco, Alberto, Angelo ed altri che con grande competenza mi fornirono i consigli giusti per migliorare la tecnica sia d’osservazione che di ripresa. L’anno successivo Antares organizzò un corso di Astronomia al quale partecipai con entusiasmo conoscendo nuovi amici appassionati di stelle. I tempi ormai erano maturi per l’acquisto di un telescopio nuovo, e dopo consigli, discussioni e verifiche feci quella che oggi ritengo sia stata per me la scelta giusta, un telescopio Schmidt-Cassegrain da 200 mm di diametro con lunghezza focale di 2000 mm con sistema di puntamento e guida computerizzati. Finiti ormai i tempi dei puntamenti manuali la moderna tecnologia ci consente di controllare il telescopio dal nostro tablet e di utilizzare sistemi di inseguimento con camera ccd e pc in grado di ottenere immagini puntiformi di stelle anche con lunghe pose, per non parlare poi dei programmi d’elaborazione che consentono di estrarre da migliaia di fotogrammi quelli migliori per poi condensarli in un unica fotografia di estrema nitidezza.

Perseidi, le stelle cadenti di Agosto.

Con gli insegnamenti degli amici Astrofili di Antares sono riuscito a riprendere alcune immagini, qui riportate, di Giove con i suoi satelliti, della Luna, e di stelle cadenti. Ora anch’io mi sento di far parte di questa associazione che condividendo una grande e genuina passione per la scienza e la natura accompagna tutti noi alla scoperta di questo nostro meraviglioso universo.

Vittorio M.