Gli appassionati di astronomia sicuramente ricorderanno l’evento che a inizio dello scorso anno ha vivacizzato l’osservazione del profondo cielo in prossimità della costellazione di Cassiopea, quando nel giro di pochi mesi una nana bianca appartenente ad un sistema binario si è trasformata in una nova denominata V1405 Cassiopeae.
La nana bianca, che possiede un’enorme gravità, ha progressivamente sottratto materia alla sua compagna gigante rossa fino a raggiungere la soglia che ha innescato una reazione termonucleare in grado di sprigionare tanta energia da renderla estremamente luminosa. Il fenomeno è durato qualche settimana fino ad esaurimento dell’energia prodotta dalla fusione della materia sottratta alla gigante rossa, riportando poi gradualmente la luminosità della stella ‘rapinatrice’ ai suoi valori originali. Nel periodo di maggior luminosità V1405 ha raggiunto una magnitudo di circa +5,5 ed è stata facilmente osservabile anche con un piccolo telescopio, come dimostra l’immagine realizzata con un telescopio da 500 mm di focale la notte del 19 maggio 2021.
A distanza di circa un anno ho voluto riprendere la stessa porzione di cielo per paragonare l’immagine alla precedente, e vi assicuro che non è stato facile riconoscere la stella che ha originato il fenomeno anche perché è lontana da noi circa 5.500 anni luce e, se ci pensiamo un po’, siamo stati testimoni di un evento occorso 3500 anni prima della nascita di Cristo ed è semplicemente affascinante quello che ci offre l’osservazione della volta celeste.
Vittorio