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Mar 21

L’elegante fioritura primaverile del “dente di cane”

Erythronium dens-canis L.

Dente di cane” (Liliaceae)

Etimologia: “Erythronium” deriva dal greco ἐρυθρός erythros (rosso) per il colore delle chiazze che hanno le foglie, “dens-canis” dal latino dens (dente, zanna) e canis (cane) per la forma a punta del suo bulbo.

Pianta erbacea perenne con piccolo bulbo oblungo, rivestito da una tunica biancastra.

Scapo alto 10 -20 cm, pendente all’apice e arrossato in alto.

Foglie quasi sempre 2, opposte, di colore verde glauco con macchie chiare e vinose sulla pagina superiore tendenti a schiarire a maturità; di forma lanceolato-ovata a margine intero, lunghe 4-7 (15) cm, picciolate e larghe 3 – 4 cm (i bulbi che non portano il fiore possono avere una sola foglia che si presenta più ovale e con macule tendenti al marrone).

Fiore solitario posto su uno stelo sottile e nudo, pendulo, con 6 tepali conniventi in un tubo alla base, fortemente retroflessi, di colore rosa lilla, gli interni con 2 – 4 callosità nettarifere.

Antere lineari di colore bluastro, lunghe 7 mm, stilo bianco di altezza uguale agli stami (6), stimma singolo e trifido.

Il frutto è un capsula trigona che contiene numerosi semi oblungo-piriformi, dapprima quasi lisci e biancastri, poi seccando, irregolarmente verrucosi e brunastri, con eleosoma allargato e ricurvo.

Preferisce terreni moderatamente acidi in zone fredde ma riparate ai margini dei boschi umidi di latifoglie (faggete, carpineti e castagneti) ma anche negli arbusteti meso-termofili dalla pianura a 1300 m di altitudine.

SPECIE PROTETTA!!

(foto: Roberto Olgiati)