Allineamenti:
Giorno dal 14 al 17: Giove, Saturno e Marte, già allineati tra loro da inizio mese, verranno raggiunti dalla Luna che si sposterà rispetto a loro di giorno in giorno
Congiunzioni:
Giorno 1: poco prima dell’alba Saturno e Marte saranno in Congiunzione tra loro a Sud-Est con Giove poco distante a formare un terzetto
Giorno 3: Venere sarà in congiunzione con le Pleiadi al tramonto verso Ovest
Giorno 16: prima dell’alba potremo osservare a Sud Est la Luna in congiunzione con Marte
Transiti:
Giorno 1: ore 4:50 Ganimede inizia il suo transito su Giove che sarà visibile fin quando la luce del Sole non renderà più possibile l’osservazione
Giorno 5: ore 5:03 Europa inizia a transitare davanti a Giove mentre la sua ombra sta quasi per lasciare il pianeta
Giorno 8: ore 3:55 Io ultimerà il suo transito davanti a Giove proprio mentre l’ombra di Ganimede apparirà sul lato opposto
Giorno 15: ore 3:30 Io inizierà a transitare davanti a Giove mentre la sua ombra ha già raggiunto la metà del pianeta. Nelle ore successive apparirà su Giove l’ombra di Ganimede ma la luce del sole ne ostacolerà la visione
Giorno 22: ore 5:00 si ripetono il transito di Io e della sua ombra come il giorno 15
Luna:
Giorno 24 e 25: al tramonto una sottile falce di Luna crescente illuminata al 2,6% il giorno 24 e al 6,6% il giorno 25 distante pochi gradi da Aldebaran ci sfiderà a distinguere alcune zone sulla sua parte in ombra illuminata dal riflesso della Terra. Infatti la Terra vista dalla Luna mostra le fasi in modo opposto a quelle del nostro satellite, cioè quando noi vediamo la Luna piena la Terra vista dalla Luna appare “nuova” (quindi praticamente invisibile) mentre quando per noi la Luna è nuova (e quindi invisibile), la Terra vista dalla Luna è “piena “. La Terra alla sua massima luminosità riflette la sua luce sulla Luna rendendola appena visibile. L’effetto è più evidente fotograficamente e cosi perché non provare a scattare qualche bella foto, utilizzando un buon teleobbiettivo o ancor meglio un piccolo telescopio? In tal modo potremo riconoscere le zone più riflettenti come il cratere Aristarco e le zone più scure come il Mare Nubium o il Mare Imbrium
Nella notte del 8 la Luna piena sarà alla minima distanza dalla terra per il 2020 consentendoci di ammirare la “Superluna” più grande di tutto il 2020.
Pianeti:
Per tutto il mese continua l’osservazione prima dell’alba di Giove, Marte e Saturno che anticiperanno di circa 1 ora e mezza la loro levata sopra l’orizzonte Sud-Est nel corso del mese.
Ma sarà Venere tra i pianeti del nostro Sistema Solare la vera star del mese. Dopo aver raggiunto la dicotomia (metà della sua superficie illuminata) il 27 del mese scorso (anche se visivamente la metà esatta era osservabile già da qualche giorno prima, per effetto della sua sottile atmosfera che riflette la luce facendo apparire maggiore la porzione illuminata), nell’arco del mese ridurrà la sua fase passando da una superficie illuminata del 46,6% al 25,1% a fine mese. Contemporaneamente però aumenteranno sia la sua luminosità che le sue dimensioni angolari, passando da Mag – 4,55 con una dimensione apparente di 25,76” a inizio mese a Mag – 4,73 con dimensione apparente 38,78” a fine mese.
L’evento più interessante però accadrà il giorno 3 aprile quando Venere sarà in congiunzione con le Pleiadi. Essendo un evento che si ripete solo ogni 8 anni, varrà sicuramente la pena scattare qualche bella foto ricordo anche utilizzando un piccolo telescopio o un teleobiettivo.
Comete:
Nel corso del mese saranno ben tre le comete visibili, anche se solamente utilizzando un binocolo o un telescopio, e precisamente:
la Cometa C/2017 T2 PanSTARRS che lasciata Cassiopea si dirigerà verso la costellazione della Giraffa con una Magnitudo di circa + 8,5
la Cometa C/2019 Y4 Atlas visibile nella costellazione dell’Orsa Maggiore, di Magnitudo + 8
la Cometa C/2019 Y1 Atlas visibile nella costellazione di Andromeda, di Magnitudo + 8,5
Potrete trovare sul sito Heavens Above le indicazioni precise delle rispettive posizioni durante l’arco del mese
Stelle Cadenti:
La notte del 22, in totale assenza della Luna, sarà l’occasione per goderci lo sciame meteorico delle Liridi dovuto ai detriti della Cometa Thatcher C/1861 che si disintegreranno a contatto con l’atmosfera Terrestre formando in cielo scie luminose. Il numero di meteore visibili in un’ora (ZHR), che avranno origine presso la stella Vega nella costellazione della Lira, è solitamente variabile da 0 fino ad un massimo di 90, ma essendo quelle osservabili solo una bassa percentuale del totale a causa dell’inquinamento luminoso non dobbiamo aspettarci una pioggia di meteore; sarà comunque sempre gratificante riuscire ad osservare almeno le più luminose, che sicuramente ci riempiranno il cuore di speranza in questi giorni particolari.
Cieli sereni
Vittorio