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Gen 11

Appunti di viaggio: Yellowstone National Park, Wyoming

Excelsior Geyser Crater, Yellowstone

Riprendo la pubblicazione dei racconti del viaggio effettuato nel Sud-Ovest degli Stati Uniti in occasione della grande eclissi di Sole del 2017, con grande nostalgia per quei luoghi. È la volta di parlare del parco nazionale di Yellowstone, in Wyoming (ma si estende, seppur di poco, anche in Montana ed Idaho), il primo ad essere istituito, il 1 marzo 1872, sul territorio americano e probabilmente il primo al mondo.

Cartina del Parco Nazionale di Yellowstone, Wyoming

Cominciamo col dire che con la sua estensione di quasi 9.000 km2 è più grande dell’Umbria, quindi non è certo un parco da poco! Il Grand Loop, la strada principale a forma di otto che permette di visitarlo in lungo e in largo, è lungo oltre 200 km! Il parco si estende su una serie di altopiani, con una alternanza di praterie erbose e vaste zone boscose, ad una quota media di 2400 metri sul livello del mare.

La caldera del ssupervulcano sotto la superficie di Yellowstone

La ricaduta delle ceneri conseguenti alle ultime eruzioni del supervulcano di Yellowstone

Yellowstone è giustamente famoso per i numerosi geysers e le sorgenti calde, residuo dell’intensa attività vulcanica che ha portato all’orogenesi delle Montagne Rocciose. Sotto la superficie del parco, ad una profondità di circa 14 km, si estende un poderoso supervulcano, una caldera di oltre 4000 km2 di magma parzialmente fuso che già nel remoto passato ha prodotto spaventose eruzioni, l’ultima delle quali avvenuta 640.000 anni fa, ha ricoperto di uno spesso strato di ceneri tutti gli Stati Uniti occidentali, dalla California alla Louisiana, dal Canada al Texas.

Entrando nel parco, già dopo poche centinaia di metri si viene accolti da fumarole e sbuffi di vapore che si innalzano sulle erbe dei prati, in cui non è difficile notare esemplari di cervo mulo dalle tipiche grandi orecchie. Gli affioramenti di acque calde e ricche di sali minerali disciolti sono comuni e presentano il caratteristico colore azzurro intenso, spesso contornato da pittoreschi rivoli in cui crescono rigogliose le alghe verdi e le colonie rosse di batteri estremofili.

Panoramica di Grand Prismatic Spring, Yellowstone.

La più conosciuta, e fotografata, è sicuramente la Grand Prismatic Spring sulla cui superficie di un blu zaffiro i vapori riflettono i colori. È meglio osservarla dall’alto, da un punto panoramico appositamente realizzato, per apprezzarne al meglio la grandiosità.

Spettacolari sono i geysers che, a intervalli più o meno regolari, emettono getti di vapore che possono arrivare ad altezze notevoli. Il più famoso, simbolo stesso del parco, è l’Old Faithful Geyser, il “vecchio Fedele”, attorno al quale è stato costruito un piccolo anfiteatro per permettere ai turisti di osservarne le eruzioni, ogni 90 minuti circa, in completa sicurezza.

I depositi minerali formano poi coni e piscine a terrazze, strutture con concrezioni e vere e proprie stalattiti di diversi colori a seconda dei sali disciolti, polle e vulcani di fango bollente.

Testo, foto e filmati: Franco, Giorgio e Luisa

Puntate precedenti:

Appunti di viaggio: Dinosaur Park