La Primula è uno dei primi fiori che sboccia alla fine dell’inverno, anche nei paesi più freddi, e proprio per questo motivo è da sempre considerata il simbolo della Primavera e del rinnovamento che questa stagione porta con sé; è anche considerata emblema di giovinezza e di precocità, e, nella tradizione popolare di molti popoli, pianta augurale.
… narra la leggenda …
«Un tempo, il Conte di Tarasp, Signore di Engadina, volle dare in sposa al proprio figlio Guglielmo una castellana di Guadavalle, considerata una strega che aveva assassinato il proprio marito. Il figlio si ribellò e fuggì fino alla zona del Maloja, da dove, per il passo del Muretto, scese in Val Malenco.
Qui il giovane di Tarasp incontrò Mina, bionda e delicata figlia di un montanaro: in breve tra i due sbocciò l’amore. Il tempo trascorse e il conte padre si ammalò di dolore per la scomparsa del figlio.
La notizia arrivò a Guglielmo che, in preda al rimorso, tornò dal padre malato dopo aver giurato a Mina di far ritorno da lei; la sua assenza tuttavia durò più del previsto e la ragazza si tormentò per la lunga attesa.
Un giorno, disperata, si coricò sotto un abete, incrociò le braccia, sorrise e spirò. Intorno al suo capo spuntò una bordura fiorita di primule e la neve si sciolse per l’ardore del suo amore.
Così Mina divenne una primula e per lei sorse una piccola cappella in onore alla vergine, e poi una chiesa, e infine il paese di Primolo, in Val Malenco».
Foto di Roberto Olgiati (dove non altrimenti specificato).