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Mar 07

Bucaneve o Campanelle?

Come distinguere i fiori che annunciano la fine dell’inverno!

Galanthus nivalis L.

Riferimento in “Flora Alpina”, D. Aeschimann & al., 2004 : Galanthus nivalis L. – Vol. 2 p. 1080

Amaryllidaceae

Bucaneve, Foraneve, Fior di neve, Galantino.

Descrizione: Pianta perenne, erbacea, con radici fascicolate ispessite alla base del bulbo, che è ovoide e avvolto da 3 tuniche brune; scapo eretto cilindrico, leggermente striato. Le foglie, tutte radicali, quelle inferiori e più vicine al bulbo, sono ridotte a guaine membranose; le superiori, lunghe sino a 20 cm, sono lineari-nastriformi, appaiate, solcate da una nervatura centrale e arrotondate all’apice, lievemente carnose di colore verde-glauco e pruinose. I fiori solitari e nutanti, con peduncolo avvolto da una spata trasparente, hanno perigonio petaloide composto da 6 tepali bianchi solcati da striature longitudinali , e apice lievemente smarginato. I 3 tepali interni sono lunghi circa 1 cm, lievemente bilobi, embricati e caratterizzatri all’apice, da una macchia a V rovesciata di colore verde o giallo-verdastra; i 3 esterni patenti e liberi, hanno forma ovata, sono concavi e lunghi quasi il doppio rispetto agli interni. Ovario infero a stilo filiforme, stimma capitato. I fiori hanno odore poco gradevole I frutti sono capsule carnose, ovoidi, triloculate, contenenti numerosi piccoli semi ellittici muniti di un’escrescenza detta strofiolo, di cui sono particolarmente ghiotte le formiche, agenti della disseminazione della pianta.

Antesi: gennaio-aprile

Habitat: boschi misti, umidi e freschi, ricchi di humus, dalla pianura fino a 1200 m s.l.m.

Il prelievo dei bulbi per trapianti nei giardini e la captazione delle acque superficiali sono fattori di minaccia per questa entità che risulta protetta a livello nazionale.

Possibili confusioni: specie simile, che fiorisce nello stesso periodo è il Leucojum vernum L. (Campanellino), che si distingue per fiore pendulo e di forma campanulata, 6 tepali, interni 3 ed esterni 3, tutti di lunghezza eguale tra loro, di colore bianco candido, con una macchia verde all’apice

Leucojum vernum L.

Riferimento in “Flora Alpina”, D. Aeschimann & al., 2004 : Leucojum vernum L. – Vol. 2 p. 1080

Amaryllidaceae

Campanellino di primavera, Campanelline.

Descrizione: è una specie erbacea perenne e bulbosa; il bulbo, di forma subsferica (12-30 mm di diametro), è avvolto da tuniche di colore biancastro; lo scapo è compresso, bitagliente, lungo dai 10 ai 30 cm; le foglie, tutte basali, sono più brevi dello scapo e hanno lamina strettamente lineare larga tra i 5 ed i 12 mm e di colore verde scuro (lucida sulla pagina superiore), foglie e scapi sono avvolti alla base da una guaina di colore bianco traslucido, tale guaina è lunga solitamente dai 3 ai 5 cm e aderisce strettamente a fusto e foglie; Leucojum vernum L. è specie in genere uniflora (raramente biflora), presenta fiori portati da un peduncolo ricurvo (6-10 mm) e incluso in una spata membranosa; il perigonio è pendulo e di forma campanulata, i tepali sono 6, di forma oblanceolata e suddivisi in interni (3) ed esterni (3), di lunghezza eguale tra loro (15-22 mm) e di colore bianco latteo, con una macchia verde o giallastra all’apice; i fiori hanno inoltre uno stilo cavo, di forma clavata e di colore bianco con porzione terminale macchiata di verde, mentre lo stimma è attenuato-troncato, e gli stami presentano filamenti bianchi, brevi (1/3 circa dell’antera) e antere lineari, a sezione quadrangolare, di colore giallo; il frutto è una capsula loculicida piriforme (diametro maggiore 16/17 mm) carnosa e di colore verde scuro, suddivisa in tre logge, contenenti numerosi semi di colore bruno-giallastro chiaro e di forma oblunga.

Antesi: febbraio-aprile

Distribuzione in Italia: la specie è in progressiva rarefazione, specialmente nelle aree di pianura, risultando ancora relativamente frequente in diversi settori montuosi del Nord Italia (arco alpino dalle Venezie alla Liguria e Appennino Settentrionale dal Savonese fino al Bolognese).

Habitat: boschi alveali, sponde di corsi d’acqua, bordi consolidati di paludi, stagni e fossati. Indifferente al substrato. È presente nell’orizzonte basale, collinare e montano (fin verso i 1400-1500 m).

Entità protetta a livello nazionale.

foto e testi: Roberto Olgiati, dottore naturalista